Le porte di Castel Volturno si riaprono oggi, ma non sarà un rientro normale. Antonio Conte torna alla guida del Napoli dopo la tempesta di Bologna e i tre giorni di permesso trascorsi a Torino, ma ad accoglierlo ci sarà solo una parte della squadra: il resto arriverà a scaglioni, con gli impegni delle nazionali che hanno svuotato quasi completamente lo spogliatoio.

UN GRUPPO A METÀ – Quando il tecnico farà ingresso al centro sportivo, mancherà mezza rosa - approfondisce La Gazzetta dello Sport -. Gli italiani rientreranno in giornata, passeranno da casa, abbracceranno la famiglia e poi faranno rotta verso Napoli. Gli stranieri, invece, torneranno a ondate: alcuni hanno giocato ieri, altri saranno in campo oggi, altri ancora – come Olivera – solo mercoledì. E per un vero confronto collettivo sui motivi della sfuriata, servirà la presenza di tutti. O quasi: De Bruyne resterà in Belgio per continuare le terapie.

CHI CI SARÀ – Il “Napoli rimasto” offrirà comunque uno spaccato interessante:
Milinkovic-Savic, gigante che supera i 2 metri,
– Beukema, fisico imponente come Juan Jesus e Marianucci,
– Gutierrez e Vergara, piccoli e quasi confondibili,
Neres, Mazzocchi, il giovane Ambrosino, il portiere Contini.

Un gruppo misto tra titolari rimasti a riposo, seconde linee e giocatori che hanno vissuto da vicino la settimana più pesante dell’era Conte.

INFERMERIA PIENA – Non resteranno nascosti nemmeno gli infortunati:
– Lukaku e Meret, fermi per guai muscolari;
– Anguissa, appena entrato nell’incubo del lungo stop;
– Spinazzola, in miglioramento ma ancora in gestione;
– Gilmour, che lavora per tornare disponibile.
Un quadro che fotografa il momento: squadra decimata e morale da ricostruire.

OTTO GIORNI DOPO BOLOGNA – Il Napoli arriva a questo punto dopo otto giorni di scorie, tensioni e chiacchiere. Conte aveva parlato durissimo, aveva definito alcuni giocatori «morti», aveva chiesto uomini pronti a seguirlo “in guerra”. Il permesso di tre giorni è servito a smaltire rabbia e adrenalina, ma ha ampliato anche lo spazio per illazioni e retropensieri.

ORA SERVE UNA RIPARTENZA CONCRETA – Da oggi inizia un percorso che non ammette tentennamenti:
– due mesi senza pause,
– partite ogni tre giorni,
– una classifica che può portarti allo scudetto o trascinarti fuori dalla Champions,
– un Napoli che deve scegliere quale volto mostrare.

Da capire se esistano scontenti, chi siano, perché lo siano. Ma al tempo stesso sarà necessario coprire le crepe, evitare che i fantasmi della sfuriata condizionino la ripresa e rimettere al centro il campo: tattica, corsa, condizione mentale. Conte ritrova un Napoli diviso tra campo, viaggi e infermeria, ma deve riportarlo subito all’unità. Non c’è tempo per i rancori: la giostra che attende gli azzurri non permetterà altre cadute.

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Sezione: L'avversario / Data: Lun 17 novembre 2025 alle 07:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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