Alla fine, ancora una volta, il protagonista è lui. Jannik Sinner conquista per il secondo anno consecutivo le ATP Finals di Torino, superando in due set il n.1 del mondo Carlos Alcaraz con il punteggio di 7-6 7-5, al termine di una partita intensa, nervosa, bellissima per livello e pathos. L’azzurro, campione in carica e beniamino di casa, conferma la sua dimensione da fuoriclasse assoluto, chiudendo un torneo perfetto senza perdere un set. L’Inalpi Arena esplode quando, dopo oltre due ore di lotta, il rovescio di Alcaraz finisce largo e Sinner si stende a terra, lungo, in festa.
PRIMO SET, UNA BATTAGLIA DI NERVI - Il primo parziale è un manifesto del tennis moderno. Entrambi servono con grande qualità, concedendo poco o nulla in risposta. Alcaraz prova per primo ad alzare il ritmo, variando con il back di rovescio e accorciando gli scambi con discese a rete; Sinner lo contrasta restando aggressivo da fondo, spingendo soprattutto con il dritto e appoggiandosi alla solidità del servizio.
Sul 5-6, lo spagnolo arriva fino al set point, grazie a una palla corta vincente e a un attacco chiuso a rete. In quel momento però la risposta dell’azzurro è da campione vero: gran prima al centro e tutto da rifare. Si va così al tie-break, accompagnato dal coro «Sinner, Sinner» e dalle mani battute anche da Emma, presente in tribuna.
Nel tie-break Jannik sale di livello nei momenti che contano. Si prende il mini-break con un rovescio di Alcaraz di poco largo, lo conferma grazie a un altro errore dello spagnolo e, dopo un super punto chiuso con recupero e smash, costruisce il margine decisivo. Il primo set si chiude 7-4 al tie-break, dopo un’ora e 19 minuti di tensione pura.
SECONDO SET: ALVARO PARTE FORTE, JANNIK RIMONTA - Al cambio di set, Alcaraz chiama ancora il fisioterapista per un fastidio alla coscia destra, poi si ripresenta in campo con una fasciatura ma la stessa voglia di spaccare tutto. In apertura di secondo parziale è lui a partire meglio: risposta aggressiva, doppio fallo di Jannik e primo break del match. Lo spagnolo sale 2-0 e sembra aver cambiato l’inerzia, spingendo il dritto a velocità siderale.
Sinner però non si scompone. Tiene con autorità i successivi turni di servizio, resta agganciato al punteggio e continua a martellare sulla diagonale di rovescio. Sul 1-3 e poi sul 2-4 ha il merito di non concedere altre crepe: la regolarità al servizio e qualche variazione di palla corta gli consentono di mantenere il set vivo.
La svolta arriva sul 2-3, servizio Alcaraz: lo spagnolo commette un paio di errori gratuiti, Sinner si prende la prima palla break del match e la trasforma con una splendida palla corta dopo una risposta un po’ fortunosa. È il contro-break che riporta in equilibrio il parziale sul 3-3 e ributta pressione dall’altra parte della rete.
FASE CALDISSIMA, POI L’ALLUNGO FINALE - Più ci si avvicina al traguardo, più si alza il volume dei nervi. Sinner tiene un game lunghissimo per il 4-3, arrivando a palla game dopo uno scambio durissimo e chiamando a gran voce il pubblico di Torino, che risponde in blocco. Alcaraz replica con un turno di servizio istantaneo per il 4-4, poi però accusa qualche crepa: una volée alta sbagliata in modo insolito e più di un gesto di fastidio verso il suo angolo, con parole chiare: «A rete non ci vado più». Dal suo box, Juan Carlos Ferrero prova a scuoterlo: «Parlati positivo, forza».
Sul 5-4 Sinner, l’azzurro tiene la battuta con un turno praticamente perfetto, chiuso con un ace, e si porta a un solo game dalla vittoria, obbligando lo spagnolo a servire per restare nel match. Il n.1 del mondo non trema e sale 5-5 con coraggio.
L’EPILOGO: FREDDEZZA, CLASSE E MATCH POINT - Sul 6-5 per Sinner, Alcaraz conquista una palla per il tie-break, ma qui il n.2 del mondo mette in scena il punto della serata: il rovescio lungolinea, pulito e profondissimo, annulla la chance del 6-6. Lo spagnolo, già nervoso per gli errori precedenti, concede ancora qualcosa, forzando troppo da fondo. Jannik ne approfitta, costruisce lo scambio con lucidità e arriva a match point dopo un passante strettissimo che strappa un boato al pubblico. L’ultimo punto è una sintesi del match: scambio intenso, Alcaraz prova ancora a spingere, ma il suo rovescio finale scappa largo. Sinner guarda la palla uscire, poi crolla a terra, lungo disteso. Torino esplode.
NUMERI E SIGNIFICATI DI UN TRIONFO - Con questo successo Sinner conclude le Finals da imbattuto, senza perdere un set e confermandosi maestro assoluto sul veloce indoor torinese, dove ha vinto 10 partite consecutive dal 2023 in poi. Non diventerà numero 1 del mondo – Alcaraz chiuderà comunque in testa al ranking – ma manda un segnale potente: nel 2025, il duello per la supremazia è più vivo che mai.
A fine match, i due si salutano a rete. Alcaraz, nonostante la delusione, accetta la sconfitta con classe. Sinner raccoglie applausi, abbracci, titoli. E la sensazione che questa non sia la fine di una stagione, ma l’inizio di qualcosa di ancora più grande.
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Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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