La corsa dell’Italia verso il Mondiale nordamericano entra nella settimana decisiva. Giovedì, a Zurigo, il sorteggio definirà la semifinale dei playoff e la possibile sede della finale. La lista delle candidate si stringe e il ventaglio delle insidie è chiaro: nessuna superpotenza, ma tante trappole tecniche e ambientali.

LE POSSIBILI AVVERSARIE – A oggi lo scenario è quasi completo. La semifinale vedrà gli Azzurri in casa grazie al ranking, ma le sfidanti sono tutt’altro che banali:
– Svezia
– Irlanda del Nord
– Romania
– Una tra Galles e Macedonia del Nord

Il ballottaggio tra britannici e balcanici si deciderà in 90 minuti: pari sufficiente alla Macedonia per la miglior differenza reti, ma si gioca a Cardiff. La terza classificata finirà in ultima fascia e dunque potrebbe essere sorteggiata con l’Italia.

PLAYOFF ANTICIPATI – Mentre il quadro prende forma, il calcio europeo vive una giornata ad alta tensione. Germania–Slovacchia, Kosovo–Svizzera, Scozia–Danimarca e Austria–Bosnia valgono un primo posto. Ungheria–Irlanda e Ucraina–Islanda decidono i secondi. Scontri diretti veri, già da dentro o fuori: se la FIFA voleva rendere la qualificazione più spettacolare, c’è riuscita. Ma il sistema – con appena 16 posti per il continente – appare già troppo stretto e destinato a discussioni future.

ITALIA IN CASA – Sarà la terza qualificazione consecutiva tramite playoff. Una strada tortuosa, già imboccata nel 2018 (fallendo) e nel 2022 (fallendo peggio). Questa volta però l’Italia arriva con una consapevolezza diversa. La semifinale del 26 marzo si giocherà in Italia, ma il livello dell’avversaria varia molto: la Svezia resta la più pericolosa, pur in caduta libera (1-4 ieri in Svizzera). Nord Irlanda e Romania sono ostacoli più morbidi. Più insidiose Macedonia e Galles, soprattutto per precedenti e contesto, ma ciò che conta è che si giochi in casa. E la Macedonia non può sempre far rima con Corea.

LA FINALE – Il 31 marzo, cinque giorni dopo, ci sarà il vero spartiacque. L’Italia potrebbe affrontare una selezione di seconda fascia (Ungheria, Scozia, Slovacchia, Repubblica Ceca) o una di terza (Albania, Islanda, Bosnia, Kosovo). Squadre inferiori per tradizione e qualità, ma temibili in casa: Glasgow, Reykjavik o Pristina non rappresentano certo destinazioni ideali per una finale da dentro o fuori. L’Italia avrebbe tutto da perdere. Gli avversari, nulla.

IPOTESI E SORPRESE E attenzione: il quadro può ancora ribaltarsi. Un passo falso all’ultima giornata potrebbe tirar dentro Germania, Svizzera, Danimarca o Austria. E non sono escluse le sorprese Ucraina o Irlanda. L’unica certezza è che non esiste alcuno scenario in cui l’Italia possa recuperare nove gol alla Norvegia.

Giovedì il sorteggio aprirà davvero la strada verso Canada–Stati Uniti–Messico 2026. L’Italia partirà dalla prima fascia, ma il cammino resta denso di insidie. Gli Azzurri dovranno presentarsi ai playoff con una convinzione nuova: perché i Mondiali non ammettono più errori.

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Sezione: Mondiali 2026 / Data: Dom 16 novembre 2025 alle 07:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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