EINTRACHT FRANCOFORTE -ATALANTA 3-2 (p.t. 1-0)
27’, 60’ e 90’ Staff (E), 48’ rig. Baldo (A), 87’ S. Mouisse (A)

ANELLI, voto 6,5
In una giornata dove raccoglie tre palloni in fondo al sacco, è paradossalmente uno dei migliori. Tiene a galla la Dea nel primo tempo con interventi decisivi su Dzanovic e Sousa, e si ripete nella ripresa su Ilicevic. Sul gol decisivo di Staff, la difesa lo lascia colpevolmente solo. Non può nulla, para tutto il parabile. Eroico.

ISOA, voto 6
Partecipa al blocco difensivo con fisicità, spendendosi in chiusure rocciose ("muro" su un esterno avversario nel primo tempo) e subendo diversi falli. Tiene la posizione finché il Francoforte non alza i giri del motore, momento in cui va in affanno come tutto il reparto arretrato. Arcigno.

MAFFESSOLI, voto 6
Gara dai due volti. Trova anche la via del gol su assist di Artesani, ma la gioia viene strozzata dalla bandierina dell'assistente per fuorigioco. Dietro soffre la velocità dei tedeschi, ma non commette errori blu. Bosi lo lascia negli spogliatoi all'intervallo per cambiare assetto. Sfortunato.

dal 46’ G. PERCASSI, voto 6,5
Entra con il piglio giusto. Alza il baricentro e pennella dalla destra il cross perfetto che Mouisse trasforma nel momentaneo 2-2. Figlio d'arte che dimostra di avere piedi educati e visione. Ispirato.

RAMAJ, voto 5
Pomeriggio complicato. Ammonito per un fallo tattico, fatica tremendamente a contenere le scorribande di Ilicevic e Dzanovic. Nell'azione del 3-2 finale, il reparto salta e lui non riesce a mettere la pezza. Troppo spesso in ritardo nelle letture preventive. Affannato.

ARTESANI, voto 5
L'errore al 27' è da matita rossa e indirizza la partita: un retropassaggio scellerato che spiana la strada a Staff per l'1-0. Un'ingenuità che pesa come un macigno in una gara di questo livello. Prova a riscattarsi con qualche sgroppata e un tiro parato, ma la macchia resta indelebile. Sciagurato.

dal 64’ S. MOUISSE, voto 7
L'impatto che ogni allenatore vorrebbe. Entra e dà elettricità all'attacco, trovando il gol del pareggio con un tap-in da rapace d'area all'87'. Si prende un giallo per eccesso di foga, ma è l'ultimo a mollare. Rapace.

MENCARAGLIA, voto 6
Tanta legna in mezzo al campo e qualche inserimento interessante, come nell'azione che porta al rigore di Baldo. Prova anche la conclusione da fuori senza fortuna. Esce quando le energie sono al lumicino. Dinamico.

dal 77’ BONO, voto 6
Entra per l'assalto finale, guadagna punizioni e impegna Siljevic con una conclusione insidiosa. Buon approccio. Vivace.

GERARD RUIZ, voto 5,5
Gara opaca in cabina di regia. Dovrebbe dare ordine, invece finisce spesso imbrigliato nel pressing tedesco. Si becca un giallo e sbaglia una conclusione ghiotta su assist di Percassi sparando alto. Manca di lucidità nei momenti chiave. Confuso.

GASPARELLO, voto 5
Mezzo voto in meno per la mancata chiusura nell'azione fatale del 3-2: si fa superare troppo facilmente, lasciando scoperta la zona nevralgica. Ammonito e spesso in ritardo, non riesce a fare da filtro come dovrebbe. Disattento.

LEANDRI, voto 6
La sua partita dura poco più di mezz'ora. Fa in tempo a mettere un pallone interessante e a subire un fallaccio da Spahn che lo costringe al cambio. Sfortunato.

dal 35’ ALIPRANDI, voto 5,5
Entra a freddo e fatica a trovare la posizione. Finisce spesso nella trappola del fuorigioco e commette un fallo inutile nel recupero che spezza il ritmo della possibile ultima rimonta. Non incide. Impalpabile.

CAKOLLI, voto 5
Generoso nel lavoro sporco e nell'avviare l'azione del rigore, ma ha sulla coscienza l'errore clamoroso a 5' dalla fine: su assist di Gasparello, in caduta, manca la porta da posizione favorevole. Un gol lì avrebbe cambiato la storia. Nel calcio, certi palloni pesano il doppio. Spreco.

BALDO, voto 7
Il migliore per distacco. Predica nel deserto per larghi tratti: conquista il rigore con astuzia e lo realizza con freddezza glaciale. Ci prova al volo, ci prova da fuori, è l'unico che dà sempre la sensazione di poter far male alla difesa dell'Eintracht. Trascinatore.

ALL. BOSI, voto 6
La squadra ha carattere da vendere: sotto due volte, la riprende due volte su un campo difficile. I cambi (Mouisse e Percassi) sono azzeccati e portano al pareggio. Tuttavia, la fase difensiva è un colabrodo e le ingenuità individuali (vedi Artesani e la marcatura finale) vanificano tutto. Torna a casa con zero punti e tanti rimpianti, ma lo spirito è quello giusto. Beffato.

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Sezione: Primavera 1 / Data: Mer 26 novembre 2025 alle 19:14 / Fonte: Daniele Luongo
Autore: Daniele Luongo
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