Non era il piano iniziale, ma è diventata la strada obbligata: per Gian Piero Gasperini, l'Atalanta oggi è una squadra affidata totalmente ai suoi dodici fedelissimi, gli stacanovisti con oltre 2000 minuti nelle gambe, un primato in Italia condiviso da nessuno e superato in Europa solo da Real Madrid, PSG e Atletico. Ora, però, in queste ultime otto partite che definiranno la stagione, quei dodici giocatori devono trasformare la fatica accumulata in energia decisiva per raggiungere ancora una volta la Champions League.
LA SCELTA DIVENTA NECESSITÀ
La strategia di puntare sulla continuità aveva premiato Gasperini nella prima parte della stagione - analizza La Gazzetta dello Sport -, con undici successi consecutivi. Oggi, però, le rotazioni sono diventate impossibili, complice un’emergenza causata da infortuni pesanti: fuori Kossounou, Scalvini, Scamacca e Posch, ecco che le alternative per il tecnico nerazzurro si sono drasticamente ridotte. A peggiorare la situazione, la delusione per il rendimento di chi avrebbe dovuto dare respiro ai titolari, come Ruggeri, Samardzic, Sulemana e Maldini, spesso limitati al ruolo di comprimari.
I DODICI PILASTRI DELLA DEA
Il gruppo degli instancabili è ormai noto: dal capitano De Roon fino a Lookman, passando per i veterani Djimsiti, Kolasinac, Zappacosta e Pasalic, tutti sopra i trent’anni, oltre a certezze come Ederson, Bellanova e Retegui. Sono loro la colonna vertebrale di un’Atalanta che ha bisogno, adesso più che mai, della loro solidità. Gasperini li ha spremuti finora senza risparmio, e non smetterà proprio ora che c’è in palio il sogno più grande: restare nell’Europa che conta.
OTTO PARTITE PER RIPETERE LA STORIA
La classifica attuale (terzo posto a 58 punti) offre un vantaggio significativo rispetto alla passata stagione, quando a questo punto la squadra era sesta con soli 50 punti. Ma guai ad abbassare la guardia: un anno fa, nelle ultime otto giornate, i nerazzurri furono capaci di raccogliere 19 punti su 24 disponibili, grazie a sei vittorie e un pareggio. Ripetere quello sprint significherebbe blindare definitivamente un posto in Champions League, e forse, quest’anno, potrebbe bastare anche qualcosa in meno.
GASPERINI NON CAMBIA STRATEGIA
Con una sola partita a settimana, è impensabile che Gasperini rinunci ai suoi uomini-chiave: già contro la Lazio, almeno dieci dei dodici «titolarissimi» scenderanno in campo dal primo minuto. Le rotazioni saranno limitatissime, a testimonianza che ormai questa dozzina non è più una scelta ma una necessità. Il tecnico di Grugliasco, però, non si spaventa: ha sempre trovato il modo di ricaricare le batterie in primavera, quando le sue squadre tradizionalmente trovano energie imprevedibili.
IL SOGNO CHAMPIONS PASSA DAL CUORE DEI VETERANI
Nessuno si aspetta che il serbatoio sia pieno come a settembre, ma se c'è una cosa che l'Atalanta sa fare è trasformare le difficoltà in punti di forza. E se questa squadra riuscirà ad affrontare il finale di stagione con lo stesso spirito che l'ha portata fin qui, il «blocco dei dodici» potrebbe trasformarsi da limite in risorsa, regalando a Bergamo un'altra indimenticabile primavera Champions.
Questa è la sfida finale di Gasperini: spremere il meglio dai suoi magnifici dodici, perché mai come ora la Champions League passa da loro.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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