La notizia era nell’aria da giorni, ma l'imminente chiusura così rapida dell’affare tra lo Slavia Praga e il West Ham per El Hadji Malick Diouf lascia inevitabilmente un retrogusto amaro in bocca all’Atalanta. Un retrogusto di beffa. L’esterno senegalese, classe 2004, valutato 19 milioni più bonus, era stato dichiaratamente l’obiettivo numero uno dei bergamaschi per rinforzare la fascia sinistra dopo l’addio di Matteo Ruggeri verso l’Atletico Madrid. Tutto lasciava intendere che, con la fresca liquidità derivante dalla cessione dorata di Mateo Retegui all’Al-Qadsiah, il club di Percassi potesse agire in fretta e chiudere rapidamente l’operazione. Così non è stato, e la questione fa riflettere.

Perché l’Atalanta, ormai realtà consolidata del calcio italiano ed europeo, in grado di competere economicamente con club di primo piano, è rimasta ferma a metà del guado su Diouf? Forse perché, abituata a cercare con attenzione il miglior rapporto qualità-prezzo, ha temporeggiato un po’ troppo, confidando nella propria capacità di trattare sul prezzo con lo Slavia Praga. Forse perché ha sottovalutato l’aggressività del mercato inglese, con il West Ham capace di intervenire con forza e determinazione, soffiando in poche ore il talento senegalese ai nerazzurri.

Certo, nessuno mette in dubbio l’abilità dei dirigenti bergamaschi nel gestire il mercato: lo scorso anno, in tempi record, vennero chiusi colpi strategici come Retegui dal Genoa, dopo l'infortunio di Scamacca, e Bellanova dal Torino, che si rivelarono decisivi per la crescita tecnica della squadra. Questa volta, però, qualcosa è mancato: forse una scintilla di decisione in più avrebbe evitato questa battuta d'arresto.

La perdita di Diouf rischia di diventare più significativa alla luce delle alternative oggi sul tavolo. Filip Kostic, nome caldo delle ultime ore, è certamente un giocatore esperto, con una carriera solida e internazionale, ma resta lontanissimo per caratteristiche tecniche ed anagrafiche dal ventenne senegalese. Tra un giovane talento con margini di crescita enormi e un calciatore di grande esperienza, ma che ha già imboccato la fase discendente della sua parabola professionale, la distanza è molta, forse troppa.

Il calcio è fatto anche di opportunità da cogliere al volo: stavolta, la Dea ha forse esitato. Restano, naturalmente, altre soluzioni interne e non solo. Mitchel Bakker potrebbe sorprendere positivamente lo stesso Juric e i tifosi nerazzurri durante il ritiro, proponendosi come opzione credibile sulla fascia sinistra. Il mercato è ancora lungo, e l’Atalanta avrà certamente modo di riscattarsi con colpi all'altezza. Ma intanto, la beffa Diouf resta.

Stavolta la Dea è rimasta indietro, ma il campionato, per fortuna, non inizia domani e anche queste dinamiche fanno parte del gioco. A sinistra qualcosa si muoverà ancora, staremo a vedere. 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 14 luglio 2025 alle 00:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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