L’Italia di Gattuso ha vissuto un inizio da incubo a Debrecen. Israele ha preso subito in mano la partita con più intensità e coraggio, approfittando di un approccio timido degli azzurri. L’autogol di Locatelli al 16’, nato da un cross basso di Biton e da un intervento maldestro in scivolata, è il simbolo delle incertezze difensive che hanno caratterizzato la prima parte del match.

DIFESA IN DIFFICOLTÀ – La linea arretrata non ha dato garanzie: Bastoni e Mancini poco reattivi nelle letture, Di Lorenzo spesso preso alle spalle, Dimarco in difficoltà a contenere le folate avversarie. Donnarumma ha dovuto metterci più di una pezza, mentre in mezzo Locatelli, oltre all’autorete, ha faticato a gestire tempi e coperture. Israele ha avuto più volte la chance per raddoppiare, segno di un’Italia fragile e disattenta.

REAZIONE AZZURRA – Dopo mezz’ora complicata, l’Italia si è scossa. Prima la traversa di Locatelli e l’occasione clamorosa fallita da Kean, poi il pari firmato proprio dall’attaccante viola al 40’: azione ben costruita da Barella e Retegui, con Kean bravo a controllare e battere Peretz di destro. Una rete che tiene l’Italia in corsa e che restituisce un minimo di fiducia dopo una frazione giocata sottotono.

All’intervallo è 1-1, ma la prestazione resta preoccupante. Israele ha fatto la partita per lunghi tratti e ha messo a nudo i limiti difensivi e caratteriali dell’Italia. Nella ripresa servirà un cambio di passo netto: più attenzione dietro, maggiore personalità in mezzo e incisività davanti, altrimenti la strada verso il Mondiale rischia di complicarsi ulteriormente.

© foto di www.imagephotoagency.it
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Sezione: Italia / Data: Lun 08 settembre 2025 alle 21:35
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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