Nessuna voglia di abbassare il livello. Ivan Juric, nuovo allenatore dell’Atalanta, guarda subito lontano: il croato è convinto che la squadra sia ormai stabilmente nell’élite del calcio italiano ed europeo, e vuole proseguire su questa strada. Nella conferenza stampa ufficiale non si tira indietro davanti alle domande su ambizioni, confronto con Gasperini e innovazioni tattiche che intende portare.

Si parla spesso di "asticella alta": cosa significa concretamente per lei?
«Significa che oggi l’Atalanta è una realtà importante e riconosciuta a livello internazionale. Non possiamo permetterci di fare passi indietro, dobbiamo confermarci a questi livelli e continuare a competere per obiettivi importanti. Mantenere alta l’asticella deve diventare una mentalità».

Qual è stato il suo sentimento prevalente quando è arrivata la chiamata dell’Atalanta?
«Grandissima gioia, senza dubbio. Ho percepito subito che poteva essere la situazione giusta per me, sento che possiamo fare davvero bene insieme. La carica è altissima».

Inevitabile il paragone con Gasperini. In cosa vi differenziate maggiormente?
«Ogni allenatore ha un’identità personale. Gasperini ha uno stile preciso, così come Guardiola e Sarri hanno i loro. Certamente ci sono analogie, influenze, perché molti di noi si ispirano a queste grandi figure, ma alla fine ognuno prende una strada propria. Ad esempio, ci sono dettagli offensivi che io interpreto in modo differente».

Alcuni suoi ex giocatori hanno avuto successo all’Atalanta, come Zapata. 
«Zapata è un giocatore che incarna alla perfezione la cultura del lavoro che voglio trasmettere alla squadra. Quando vedevo come si allenava e il modo in cui si comportava in campo, mi dà già molta sicurezza e serenità per quello che troverò».

L’esperienza recente al Southampton, al di là dei risultati, le ha lasciato qualcosa di utile per Bergamo?
«Senza dubbio. Sono stati tre mesi difficili per quanto riguarda i risultati, ma ricchissimi sotto l’aspetto della crescita personale. In Premier League c’è un’enorme attenzione alle statistiche e ai calci piazzati: ho intenzione di portare queste conoscenze anche qui, dedicando maggiore attenzione a questi aspetti rispetto al passato».

Tatticamente ha già in mente quale modulo utilizzare o preferirà adattarsi ai giocatori a disposizione?
«Non amo rigidità tattiche, preferisco giocatori duttili e intelligenti che possano interpretare più ruoli. De Roon, ad esempio, può giocare benissimo anche in difesa. Calciatori così sono una risorsa fondamentale per ogni squadra».

Juric mostra idee chiare e determinazione: per l’Atalanta inizia un percorso di innovazione nella continuità, un equilibrio delicato ma stimolante. Con il croato in panchina, Bergamo sogna ancora in grande.

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Sezione: Primo Piano / Data: Lun 09 giugno 2025 alle 17:25
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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