C’è qualcosa di profondamente beffardo, quasi crudele, nel destino del tifoso atalantino. Nel giorno in cui Bergamo si sveglia sotto un cielo terso, pronta a godersi un’altra domenica di calcio e famiglia, il risveglio arriva come una doccia gelata: il Sassuolo passeggia alla New Balance Arena, l’Atalanta perde malamente, e l’entusiasmo da Champions evapora in un lampo.

La gioia europea di Marsiglia, quell’abbraccio collettivo che aveva riacceso l’orgoglio, è già lontana. Perché in Serie A la realtà è impietosa: due sconfitte su due in sette giorni, Udine prima e ora Sassuolo, un gioco svuotato e una squadra che sembra aver perso il filo. E se non bastasse, la sorte sceglie la sua coltellata più raffinata: mentre a Bergamo si digeriscono i fischi, nella Capitale— la Roma di Gian Piero Gasperini — brinda al primato (momentaneo) in classifica.

Sì, proprio lui. Il condottiero che ha trasformato la Dea da favola provinciale a potenza europea, oggi è in vetta alla Serie A con 11 punti in più dell’Atalanta. E con una rosa, sulla carta, inferiore per qualità e profondità. Una beffa da manuale, il paradosso perfetto: la squadra che ha perso il suo genio in panchina si scopre improvvisamente fragile, mentre lui, altrove, continua a costruire miracoli.

Non è solo questione di numeri, ma di prospettiva. A Bergamo si cerca ancora un’identità, tra esperimenti tattici e rotazioni infinite; a Roma, Gasperini ha già trovato un equilibrio, una squadra che corre, difende e vince senza attaccanti.  La Dea, orfana del suo padre calcistico, sembra essersi smarrita proprio nel momento in cui serviva continuità e coraggio. È l’ironia del destino, quella più pungente: ritrovarsi a rimpiangere ciò che si pensava di poter superare. E mentre la Roma vola, la sensazione è che a Bergamo — oltre ai fischi e alla delusione — stia tornando un pensiero che molti avevano giurato di non pronunciare più: «Con Gasperini, forse, sarebbe andata diversamente.»

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Sezione: Primo Piano / Data: Dom 09 novembre 2025 alle 20:52
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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