La pesante sconfitta per 3-0 subita in casa contro il Sassuolo ha aperto una crepa profonda in casa Atalanta. Nelle prossime ore si deciderà il destino di Ivan Juric, sempre più in bilico dopo un avvio di stagione deludente, culminato con una delle prestazioni più opache dell’era recente.

Fonti vicine alla società parlano di ore di riflessione: nessuna decisione ufficiale è stata ancora presa, ma la famiglia Percassi sta valutando attentamente il da farsi. La notte porterà consiglio, ma l’aria che si respira a Zingonia è quella di un possibile cambio tecnico imminente.

PALLADINO IN POLE - Il primo nome sulla lista, in caso di ribaltone, è quello di Raffaele Palladino, osservato speciale da settimane e presente con il suo staff – secondo alcune segnalazioni – sugli spalti della New Balance Arena. L’ex tecnico del Monza e della Fiorentina, con un passato da giocatore agli ordini di Gian Piero Gasperini al Genoa (come lo stesso Juric), rappresenta il profilo più gradito alla dirigenza bergamasca: giovane, preparato, capace di proporre un calcio moderno ma con radici nel modello gasperiniano che ha segnato l’ultimo decennio atalantino. Palladino, già contattato in estate prima della scelta di Juric, resta dunque il favorito per raccogliere l’eredità del tecnico croato.

MANCINI, L’IPOTESI DI LUSSO - Più suggestiva, ma non impossibile, la pista che porta a Roberto Mancini. L’ex allenatore di Inter, Manchester City e della Nazionale italiana — con cui ha vinto l’Europeo nel 2021 — ha rifiutato di recente alcune offerte provenienti dall’Arabia Saudita e sarebbe interessato a un ritorno in Serie A con un progetto solido e ambizioso. Mancini è stato avvistato a Marsiglia durante la gara di Champions tra OM e Atalanta, un dettaglio che non è passato inosservato ai vertici nerazzurri. Pur restando dietro a Palladino nelle preferenze, il “Mancio” gode della stima di parte della dirigenza e sarebbe un colpo d’immagine di grande peso.

THIAGO MOTTA, LA TERZA VIA - Sul tavolo anche il nome di Thiago Motta, altro tecnico di scuola rossoblù che in estate era stato valutato dalla Dea prima di approdare altrove. Tuttavia, il suo legame contrattuale ancora in essere con la Juventus rende più complesso ogni scenario a breve termine, lasciandolo dietro a Palladino e Mancini nelle gerarchie.

FUTURO IN BILICO - Juric, intanto, resta aggrappato alla panchina, ma sa che il margine di manovra è ridotto al minimo. Dopo i ko di Udine, Cremona e il tracollo col Sassuolo, l’Atalanta è scivolata nella seconda metà della classifica, lontana dalle ambizioni europee e con una piazza sempre più inquieta.

La proprietà non ha ancora rotto gli indugi, ma il messaggio è chiaro: serve una scossa immediata. E se il cambio dovesse arrivare, Raffaele Palladino sembra pronto a raccogliere il testimone per provare a riaccendere la Dea.

Sezione: Calciomercato / Data: Dom 09 novembre 2025 alle 21:24
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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