Marco Borriello torna a parlare di calcio e lo fa con la lucidità di chi ne ha viste tante in un lunga intervista rilascia a La Gazzetta dello Sport. Dodici squadre in Serie A, oltre cento gol e un passato intenso tra successi, infortuni e qualche eccesso mediatico. Oggi, a 43 anni, l’ex attaccante guarda con ottimismo alla nuova Roma di Gasperini, ma senza illusioni: «È presto per capire, ma i segnali sono positivi. Finalmente la società ha intrapreso un percorso intelligente, era ora. Non credo sia una squadra da scudetto, però può ambire alla Champions».

FIDUCIA IN GASPERINI – «Conosco bene Gasperini, ho lavorato con lui al Genoa» – racconta Borriello. – «È un tecnico di grande livello, capace di migliorare chiunque. Io stesso ci litigai a Parma, ma oggi posso dire che aveva ragione lui. Mi ha rimproverato perché ero meno concentrato del solito, avevo già firmato per il Milan. Ma da quell’esperienza ho imparato tanto. Ora abbiamo un ottimo rapporto, mi ha anche invitato a Trigoria e presto andrò a trovarlo».

ROMA IN RIPRESA – L’ex centravanti vede una Roma più equilibrata e finalmente strutturata. «Con Ranieri e Massara ai posti di comando c’è competenza. Ranieri è stato bravo a raddrizzare la rotta e a scegliere un allenatore top come Gasperini. Massara conosce i giocatori e sa scovare talenti. È un assetto interessante, fatto di gente che capisce di calcio».

IL MERCATO E LA CHAMPIONS – Sul nuovo corso Friedkin, Borriello resta cauto ma fiducioso: «I risultati finora non sono stati esaltanti, ma quest’anno la Roma può tornare tra le prime quattro. L’Inter resta la squadra più forte, il Napoli con Conte farà paura, il Milan ha fatto un ottimo mercato. Ma la Roma, con questo assetto tecnico, ha tutte le carte per competere».

GLI ATTACCANTI DI OGGI – Da ex bomber, Borriello non si sottrae a una riflessione sul reparto offensivo giallorosso: «Un centravanti serve, sì. Uno come Hojlund sarebbe perfetto. Mi piace molto anche Piccoli, che è cresciuto tanto e merita spazio. Dovbyk e Ferguson devono ancora ambientarsi, ma il tempo è dalla loro parte».

VITA, ERRORI E RINASCITA – L’ex attaccante non nasconde gli eccessi e gli errori del passato, ma li analizza con serenità. «Non so se avrei potuto fare di più, ma ho sempre dato tutto. Se la mia colpa è essermi innamorato di una ragazza famosa, allora mi arrendo. Durante la stagione calcistica, però, nessuno mi ha mai visto nei giornali per motivi extracalcistici: in campo sono sempre stato un professionista».

UN NUOVO CAPITOLO – Oggi Borriello studia management sportivo e guarda al futuro: «Mi sono iscritto a un corso FIFA e resto legato all’Ibiza Calcio con un ruolo di consulenza. Forse prenderò anche il patentino da allenatore, come il mio amico De Rossi. Daniele ha vissuto il sogno di allenare la Roma, anche se forse lo ha fatto troppo presto. Ma non si è bruciato: può ripartire e dimostrare il suo valore».

E su Totti, Borriello chiude con affetto: «Ogni tanto ci sentiamo. Può fare qualunque cosa nel mondo del calcio, ma serve preparazione. Nulla si improvvisa».

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 12 ottobre 2025 alle 11:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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