La Lazio riabbraccia Matteo Guendouzi, e con lui ritrova anche la sua identità tattica. Dopo due giornate di squalifica — seguite all’espulsione per proteste nel derby — il centrocampista francese torna al centro del progetto biancoceleste. Una coincidenza curiosa: l’ultima assenza per squalifica, lo scorso aprile, era arrivata proprio nella trasferta di Bergamo contro l’Atalanta, vinta allora 1-0 con gol di Isaksen. Stavolta Guendouzi ci sarà, pronto a riprendersi il ruolo di pilastro nel centrocampo di Maurizio Sarri.

IL RIENTRO DEL LEADER – L’assenza del francese si è fatta sentire. Senza di lui, e con Rovella e Dele-Bashiru ai box, Sarri era stato costretto ad abbandonare temporaneamente il suo 4-3-3, passando prima al 4-4-2 e poi al 4-2-3-1. Ora, con Guendouzi di nuovo disponibile, il tecnico potrà tornare al sistema di gioco prediletto, quello che più esalta la costruzione dal basso e la pressione alta. Un ritorno prezioso anche in vista del doppio impegno con Atalanta e Juventus, due sfide decisive per il cammino della Lazio.

IL VALORE AGGIUNTO – Sarri ha sempre avuto parole di grande stima per il suo centrocampista - riporta La Gazzetta dello Sport -: «Guendouzi ha una maturità che gli consente di dare il massimo. Non è uno che segna tanto, ma è totale: la sua fase difensiva è fondamentale», aveva spiegato a settembre. Già a giugno, il tecnico lo aveva definito «un animale contagioso», sottolineandone la capacità di trascinare i compagni con energia e aggressività.

L’EVOLUZIONE TATTICA – Arrivato due stagioni fa dal Marsiglia, Guendouzi ha saputo imporsi come erede naturale di Milinković-Savić. Dopo il breve esperimento con Kamada, fu proprio lui a conquistare stabilmente la fascia destra della mediana, diventando un riferimento costante per Sarri nella stagione 2023-24. Poi la parentesi con Tudor, meno felice, e la ripartenza con Baroni, che lo ha impiegato come perno nel 4-2-3-1. Ora il ritorno del “Comandante” riporta Guendouzi nel suo habitat naturale.

IL RUOLO CHIAVE – Per Sarri, il francese rappresenta l’equilibrio perfetto tra quantità e qualità. Sa coprire, inserire e guidare la manovra, e il tecnico gli ha chiesto fin dal precampionato di aumentare la presenza in zona gol. Un’indicazione che ha seguito: contro il Verona, alla seconda giornata, è arrivato il primo centro stagionale. Ma è nella capacità di interpretare più ruoli che Guendouzi resta unico: mezzala nel 4-3-3, interno nel 4-4-2 o regista dinamico nel 4-2-3-1.

Con Rovella ancora fermo, Guendouzi sarà il faro del centrocampo. A Bergamo guiderà una Lazio in cerca di conferme, consapevole che la sua leadership tattica e caratteriale potrà fare la differenza. Sarri lo ritrova al momento giusto: il motore del suo gioco è pronto a rimettersi in moto.

Sezione: L'avversario / Data: Dom 12 ottobre 2025 alle 08:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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