Como, il caso Baturina: investimento da 25 milioni e appena 14 minuti in campo

È stato uno dei colpi più sorprendenti dell’ultima estate di mercato: Martin Baturina, talento croato classe 2003, arrivato al Como per una cifra vicina ai 25 milioni di euro complessivi. Un investimento che ha fatto rumore in tutta Italia e che ha acceso grandi aspettative. Eppure, finora, il suo impatto è stato minimo: appena 14 minuti giocati.

IL PUNTO DI LUDI – Alla vigilia della sfida con l’Atalanta, il direttore sportivo del Como Carlalberto Ludi ha fatto chiarezza: «Se non sbaglio Fabregas ha già pensato di arretrarlo a centrocampo, anche perché stare dietro a Nico non è giusto. Noi facciamo investimenti che devono rendere subito ma che guardano anche al futuro. Per Baturina serve tempo».

LE PAROLE DI FABREGAS – Lo stesso tecnico spagnolo ha ribadito la fiducia nel giovane croato: «Baturina ha un potenziale enorme, molto più di quanto si sia visto. Ha già segnato al Milan e al Monaco, è un giocatore di livello. Il problema è che divide lo stesso spazio di Nico Paz e non sarebbe giusto farlo vivere all’ombra di un compagno. Penso possa giocare anche in un centrocampo a due. Tocca a me trovargli il ruolo adatto, ma lui deve restare tranquillo: credo in lui».

IL NODO TATTICO – Il vero ostacolo, dunque, non è legato alla qualità del croato ma alla convivenza con Nico Paz, il talento argentino che a Como è ormai un riferimento tecnico assoluto. La clausola di riscatto per il Real Madrid pende come variabile sul suo futuro, mentre Baturina resta un investimento di proprietà. Per questo Fabregas e il suo staff stanno valutando nuove soluzioni tattiche che possano permettere la coesistenza dei due, evitando di sacrificare un patrimonio come l’ex Dinamo Zagabria.

Il tempo, come spesso accade per i grandi colpi, sarà il giudice. Baturina è arrivato a Como per essere protagonista, ma la strada passa dalla capacità di Fabregas di trovargli lo spazio giusto e di costruire un equilibrio che permetta a due talenti come Nico Paz e il croato di convivere. Perché un investimento da 25 milioni non può restare in panchina.