Doveva essere la partita della svolta per due squadre in cerca di luce, si è trasformata in un festival della paura. Pisa e Verona non si fanno male, non si superano, e chiudono sullo 0-0 una gara che conferma i limiti di entrambe, soprattutto in fase offensiva. Il rischio di perdere ha prevalso su ogni coraggio, e l’Arena Garibaldi ha finito per assistere a uno degli 0-0 più prevedibili della stagione.

PAURA DI SBAGLIARE – È un pareggio figlio della prudenza - racconta La Gazzetta dello Sport -. Le due squadre, ultime per produttività offensiva, hanno preferito non rischiare. Il Pisa di Gilardino ha tenuto palla per larghi tratti (quasi 65% nel primo tempo), ma solo nella propria metà campo. Un possesso sterile, fatto di passaggi orizzontali tra i difensori e poca intraprendenza oltre la linea mediana. Ogni tentativo di verticalizzare si è trasformato in un errore, come se la paura di sbagliare fosse più forte della voglia di provarci.

HELLAS PIÙ CONCRETO, MA IMPRECISO – Il Verona, pur con meno possesso, ha interpretato meglio la gara. Squadra compatta, corta, pronta a ripartire. Giovane sfiora il gol dopo pochi minuti, poi Fallou spreca due chance clamorose: prima calcia fuori da posizione favorevole, poi si fa respingere da Semper. È l’unica vera parata della partita. Anche Orban, nella ripresa, non trova la porta da pochi passi dopo un pasticcio difensivo di Aebischer. Nonostante l’impegno, l’Hellas conferma il suo tallone d’Achille: tanta corsa, poca precisione.

PISA BLOCCATO – Gilardino ha provato a scuotere i suoi con una tripla sostituzione (fuori Leris, Angori e Marin), ma la squadra è rimasta impantanata nella sua stessa lentezza. Moreo ha lottato con generosità, senza mai trovare lo specchio. La sensazione è che manchi fiducia, prima ancora che qualità. Nzola prova a rompere la monotonia con una fuga solitaria e un sinistro alto di poco: è l’unico lampo di una serata spenta.

CAMBI INUTILI, FINALE GRIGIO – Anche Zanetti tenta di cambiare le carte inserendo Belghali, Mosquera e Sarr, ma il copione non cambia. Il Verona prova a rendersi pericoloso nel finale con Valentini e Yellu, ma le conclusioni non impensieriscono Semper. L’ultima emozione è la fuga di Frese, che spara alto a pochi minuti dal termine. Finisce 0-0, senza rimpianti né applausi.

DICHIARAZIONI E CONTESTO – «Questo pari ci dà la fotografia chiara del campionato che dobbiamo fare», ammette Gilardino con realismo. Zanetti risponde con un sorriso pragmatico: «Accogliamo positivamente questo punto su un campo difficile». La verità è che entrambe restano nei bassifondi, con la stessa paura di sempre. A vincere, ancora una volta, è la prudenza.

IL TABELLINO 

PISA–VERONA 0-0

PISA (3-5-2)
Semper; Caracciolo, Albiol, Canestrelli; Leris (65’ Cuadrado), Akinsanmiro, Aebischer, M. Marin (65’ Piccinini), Angori (65’ Bonfanti); Nzola, Moreo (79’ Tramoni).
A disp.: Nicolas, Scuffet, Hojholt, Meister, Buffon, Vural, Coppola, Calabresi, Denoon, Lorran.
All.: Gilardino.

VERONA (3-5-2)
Montipò; Nunez, Nelsson, Valentini; Fallou (61’ Belghali), Serdar (85’ Yellu), Gagliardini (61’ Akpa Akpro), Bernede (61’ Afrose), Frese; Giovane (84’ Sarr), Orban.
A disp.: Perilli, Castagnini, Bradaric, Slotsager, Kastanos, Harroui, Ebosse, Niasse, Ajayi.
All.: Zanetti.

Arbitro: Guida di Torre Annunziata.

NOTE: Ammoniti: Akinsanmiro, Piccinini, Canestrelli (P), Frese, Nunez (V).
Spettatori 11.557. Tiri in porta 3-0. Tiri fuori 5-5. Angoli 3-8. Recupero: 1’ + 5’.

Sezione: Serie A / Data: Dom 19 ottobre 2025 alle 09:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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