Chivu espugna Roma: Inter spietata, Bonny firma il colpo che riapre la vetta

Una partita da batticuore, una lezione di pragmatismo e di resistenza. L’Inter di Chivu si prende Roma e la vetta, infilando la sesta vittoria consecutiva tra Serie A e Champions. È bastato un gol-lampo di Bonny, l’ennesimo gioiello di una squadra che ha ritrovato concretezza, solidità e la fame perduta un anno fa.

IL GOL CHE CAMBIA IL MATCH – Bastano appena sei minuti per indirizzare la serata. L’azione è fulminea, come nello stile ormai marchiato Chivu: Barella alza la testa e taglia in verticale, Bonny scatta alle spalle di una difesa giallorossa troppo alta e infila Svilar con freddezza. È la nuova Inter, che pensa e colpisce in verticale, senza fronzoli. Il francese segna il suo terzo gol stagionale, segno che le gerarchie offensive stanno cambiando: un anno fa servivano mesi per ottenere reti dai vice-Turam, oggi i nerazzurri hanno riserve che fanno la differenza.

GASP CI PROVA MA SBAGLIA – Gasperini sceglie di sorprendere ancora con Dybala “falso nove”, come contro il Torino, ma la mossa non paga. La Roma perde riferimenti, e il continuo scambio di posizioni (Ndicka spostato a destra, Wesley a sinistra) genera confusione più che imprevedibilità. L’Inter controlla il ritmo con calma, trascinata da un Barella monumentale e da una difesa compatta che respinge ogni velleità giallorossa. Dybala vaga tra le linee senza incidere, Soulé è travolto fisicamente da Bastoni, e Pellegrini fatica nei passaggi chiave. L’unico pericolo per Sommer arriva da un corner: Cristante prova la deviazione di testa, ma l’episodio resta isolato.

INTER PADRONA DEL CAMPO – Nel primo tempo l’Inter gioca con maturità, sfiorando più volte il raddoppio. Mkhitaryan si divora il gol del 2-0, ma la sensazione è di controllo totale. L’idea di Chivu funziona: pressing alto, linee corte e verticalizzazioni immediate. È la squadra di un tecnico che ha saputo rianimare lo spirito da battaglia dello scorso ciclo vincente.

ROMA IN CRESCITA, MA SENZA PREMIO – Nella ripresa la Roma cresce e per un quarto d’ora mette alle corde l’Inter. Dybala, Hermoso, Celik e Dovbyk costruiscono un assedio che meriterebbe miglior sorte: Sommer respinge tutto, Acerbi devia un tiro destinato in porta, e un legno salva i nerazzurri. Gasperini cambia volto alla squadra inserendo uomini offensivi, ma paga la mancanza di lucidità negli ultimi metri. Dovbyk spreca un’occasione colossale nel finale, chiudendo un forcing generoso ma sterile.

LA MANO DI CHIVU – La differenza la fa la gestione dei momenti. Chivu azzecca i cambi, richiama un Calhanoglu stanco per dare spazio a Frattesi e inserisce Pio Esposito per un Lautaro nervoso e ammonito. La squadra ritrova equilibrio e porta a casa un successo di spessore. È la sesta vittoria di fila in tutte le competizioni: un dato che racconta continuità, convinzione e un’anima difensiva finalmente ritrovata.

L’Inter vola in vetta insieme a Roma e Napoli, in attesa del Milan. Gasperini incassa una sconfitta senza drammi, ma dovrà riflettere sulle scelte tattiche e sull’autostima di chi resta ai margini. La Roma ha mostrato carattere e identità, ma la freddezza e la compattezza dell’Inter hanno deciso il duello. Ora Chivu guarda il futuro dall’alto, pronto per un’altra sfida da vertice: quella con il Napoli.

IL TABELLINO

ROMA–INTER 0-1
Bonny

ROMA (3-4-2-1)
Svilar; Ndicka (56’ Ziolkowski), Mancini, Hermoso (74’ Baldanzi); Celik, Cristante, Koné, Wesley; Soulé (80’ Ferguson), Pellegrini (56’ Dovbyk); Dybala (74’ Bailey).
A disp.: Gollini, Vasquez, Sangaré, Rensch, Ghilardi, Tsimikas, Pisilli, El Shaarawy.
All.: Gasperini.

INTER (3-5-2)
Sommer; Akanji, Acerbi, Bastoni; Dumfries (81’ Zielinski), Barella (81’ Frattesi), Calhanoglu (61’ Mkhitaryan), Mkitharyan (81’ Carlos Augusto), Dimarco; Lautaro (61’ Esposito), Bonny (69’ Sucic).
A disp.: Martinez, Calligaris, De Vrij, Luis Henrique, Diouf, Bisseck, Palacios.
All.: Chivu.

Arbitro: Massa di Imperia.

NOTE: Ammoniti: Ndicka, Ziolkowski, Hermoso, Baldanzi (R), Lautaro, Sucic, Mkhitaryan (I).
Spettatori 65.849. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 8-8. Angoli 4-5. Recupero: 1’ + 5’.