Dopo le incertezze iniziali e la lenta risalita, per l’Atalanta comincia il tempo delle conferme. La squadra di Ivan Juric ha superato il momento più complicato e ora vuole consolidarsi in alto, puntando sulla continuità di risultati e sull’evoluzione del gioco. Oggi, alla New Balance Arena (ore 18), arriva la Lazio: una sfida che apre un ciclo serrato di sette partite in ventidue giorni, tra Serie A e Champions League.

UN CICLO DECISIVO – Il calendario non lascia tregua - presenta il match L'Eco di Bergamo -: dopo i biancocelesti, la Dea affronterà Slavia Praga, Cremonese, Milan, Udinese, Olympique Marsiglia e Sassuolo. È un mese che può indirizzare la stagione, sia in Italia che in Europa. E per la prima volta, Juric potrà contare su un gruppo quasi al completo. Dopo le emergenze, l’infermeria si svuota: Scalvini, De Ketelaere, Zalewski e Scamacca tornano tra i convocati, De Roon rientra dalla squalifica e anche Lookman è di nuovo disponibile dopo gli impegni con la Nigeria. Restano ai box Bellanova, Kossounou e Kolasinac, ma il grosso dell’allarme è rientrato.

ABBONDANZA IN ATTACCO – Il tecnico croato ritrova finalmente scelta e profondità, soprattutto nel reparto offensivo. Davanti, abbondano le soluzioni: Lookman, De Ketelaere, Samardzic, Sulemana, Krstovic e Scamacca rappresentano un arsenale di opzioni che Juric può combinare a seconda del momento. L’ipotesi più probabile è quella del 3-4-1-2, con Pasalic alle spalle di due punte mobili. Possibile il tandem De Ketelaere–Lookman, ma non va escluso l’inserimento di un centravanti di ruolo a gara in corso. Scamacca, rientrato dopo cinquanta giorni di stop, dovrebbe partire dalla panchina e rivedere il campo a partita in corso o in Champions contro lo Slavia.

UNA DEA IN CRESCITA – L’Atalanta arriva all’appuntamento forte dei progressi mostrati nelle ultime settimane. Contro il Como, pur senza vittoria, si è vista la versione più brillante sul piano offensivo, con una mole di gioco superiore rispetto all’inizio di stagione. Le difficoltà hanno favorito la crescita dei nuovi: Ahanor si è imposto con personalità in difesa, Samardzic e Sulemana stanno trovando continuità e fiducia. Oggi, la squadra è sesta in classifica con 10 punti e resta imbattuta: non vince tanto, ma non perde mai, e questa solidità sta diventando un segno distintivo.

SFIDA DI STILI – Atalanta-Lazio è sempre stata una partita di grande intensità e contenuti tattici. Stavolta, però, avrà un sapore diverso: sarà anche il confronto tra due visioni opposte del calcio. Da un lato Juric, con la sua intensità feroce, il pressing alto e le ripartenze verticali; dall’altro Sarri, che nonostante le difficoltà continua a inseguire il controllo e il palleggio. L’Atalanta, separatasi da Gasperini la scorsa estate, avrebbe potuto proprio scegliere il tecnico toscano: la società, però, ha preferito puntare sulla continuità, affidandosi a Juric per proseguire il percorso di crescita.

Dopo aver retto nei momenti difficili, ora la Dea vuole volare. Il ritorno dei big e l’entusiasmo ritrovato a Bergamo dopo la festa per i 118 anni e la statua dell’Europa League rappresentano la benzina perfetta per affrontare il ciclo decisivo. Vincere oggi significherebbe restare attaccati al treno di testa e ribadire che questa Atalanta, rinnovata ma fedele ai propri principi, è pronta a competere ancora ad alto livello.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 19 ottobre 2025 alle 09:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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