A volte basta un gol per riaccendere una riflessione. E Vanya Vlahovic, nel test amichevole tra Spezia e Lecce, l’ha acceso eccome. L’attaccante classe 2004, capocannoniere dell’ultima stagione di Serie C con la maglia dell’Atalanta Under 23, si è presentato con una rete da vero numero 9. L’unica della sua squadra, nella sconfitta di misura per 2-1, ma sufficiente a far parlare di sé. E a far tornare una domanda: l’Atalanta ha fatto bene a lasciarlo partire in prestito secco?

UNA RETE PESANTE – A segnare per il Lecce ci pensa Krstovic, uno che l’Atalanta lo sta seguendo con attenzione. Ma a rispondere è proprio Vlahovic, con un colpo da centravanti puro (vedi la rete in calce all'articolo nel video-reel postato dallo Spezia Calcio e condiviso dallo stesso attaccante sul proprio account Instagram), che mostra istinto, precisione e senso del gol. Una firma tutt’altro che casuale: l’attaccante montenegrino ha nel fiuto sotto porta il suo tratto distintivo, come dimostrano i numeri della passata stagione. Ed è proprio con questa continuità realizzativa che spera ora di aiutare lo Spezia a risalire verso la Serie A.

In casa Atalanta, intanto, l’attacco è un tema apertissimo. Retegui già partito, Lookman in bilico, Scamacca da gestire con attenzione. Vlahovic, intanto, segna. In silenzio, ma con eleganza. Con quella naturalezza che forse avrebbe meritato almeno una chance in ritiro, una valutazione a Zingonia prima di imboccare la via della Serie B.

L’Atalanta ha scelto di dare continuità al suo percorso, inserendolo in un contesto competitivo come quello dello Spezia. Una scelta comprensibile sul piano della crescita, ma che lascia aperto un dubbio: perché non testarlo nel precampionato, almeno per una manciata di amichevoli? Per un ragazzo che ha già debuttato in Serie A, che ha guidato l’Under 23 da leader e che ora si presenta subito con un gol, l’esclusione anticipata sa di occasione mancata.

E nel suo primo vero test con lo Spezia ha lasciato il segno. Il gol al Lecce non cambia i piani dell’Atalanta, ma rilancia una certezza: il talento c’è, l’istinto pure. E il futuro resta tutto da scrivere. Magari proprio con un ritorno in nerazzurro, ma dalla porta principale.

LECCE-SPEZIA 2-1
7’pt Krstovic, 25’pt Vlahovic, 30’st Camarda

LECCE: Falcone (17’st Fruchtl), Gaspar, Baschirotto © (1’st Tiago Gabriel), Krstovic (1’st Camarda), Banda (1’st Morente), N’Dri (22’st Rafia), Helgason (1’st Berisha, 36’st Gorter), Veiga (17’st Kouassi), Ramadani (1’st Pierret), Gallo (31’st Addo), Kaba (1’st Coulibaly).
A disposizione: Samooja, Penev, Ubani, Kovac, Esposito.
Allenatore: E. Di Francesco.

SPEZIA: Sarr, Wisniewski (12’ Benvenuto), Esposito (34’st Bertoncini), Elia (34’st Cugnata), Nagy (34’st Lorenzelli), Vlahovic (1’st Verde), Di Serio (1’st Artistico), Aurelio (36’ Baldetti), Candelari (11’st Djankpata), Mateju (12’ Onofri), Hristov (1’st Candelari).
A disposizione: Mascardi, Crespi, Leonardo, Insignito, Lontani.
Allenatore: L. D’Angelo.

Arbitro: Giovanni Ayroldi sez. di Molfetta
Assistenti: Marco Trinchieri sez. di Milano - Marco Ceccon sez. di Lovere

Sezione: TA-TV / Data: Dom 27 luglio 2025 alle 22:55
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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