Ora è ufficiale: Raffaele Palladino è il nuovo allenatore dell’Atalanta. Il tecnico campano, 41 anni, prende il posto dell’esonerato Ivan Juric, pagato per un avvio di stagione sotto le aspettative, con appena 13 punti in 11 partite di campionato e una squadra distante anni luce dallo spirito competitivo e dall’organizzazione che avevano caratterizzato l’era Gasperini.

UNA NUOVA ERA A ZINGONIA - La società nerazzurra, dopo giorni di riflessioni e tensioni interne, ha scelto di voltare pagina affidandosi a un allenatore giovane ma già affermato per idee e personalità. Palladino arriva a Bergamo con un bagaglio tattico moderno e con la reputazione di tecnico capace di valorizzare i giovani e costruire gioco attraverso il controllo e la duttilità. La missione è chiara: restituire identità e continuità a una squadra che, dopo anni di stabilità ai vertici, oggi naviga in tredicesima posizione e rischia di perdere il treno europeo.

LAVORO IMMEDIATO, MA A RANGHI RIDOTTI - Il nuovo tecnico potrà contare su due settimane di sosta per le Nazionali, tempo prezioso per impostare le prime basi del suo progetto. Tuttavia, il lavoro a Zingonia sarà inevitabilmente limitato dalla lunga lista di assenze: ben 14 giocatori sono partiti per rispondere alle convocazioni delle rispettive selezioni.

Un’Atalanta dimezzata, dunque, in cui Palladino potrà lavorare solo con una parte del gruppo. Tra gli assenti, nomi di primo piano come Lookman, De Ketelaere, Carnesecchi e Krstovic, oltre a diversi titolari che rappresentano l’ossatura della squadra.

I 14 NERAZZURRI CONVOCATI IN NAZIONALE

Berat Djimsiti (Albania)
Sead Kolasinac (Bosnia)
Charles De Ketelaere (Belgio)
Odilon Kossounou (Costa d’Avorio)
Mario Pasalic (Croazia)
Kamaldeen Sulemana (Ghana)
Marco Carnesecchi, Raoul Bellanova, Gianluca Scamacca (Italia)
Nikola Krstovic (Montenegro)
Ademola Lookman (Nigeria)
Nicola Zalewski (Polonia)
Lazar Samardzic (Serbia)
Isak Hien (Svezia)

UNA SFIDA AMBIZIOSA - Per Palladino sarà un battesimo del fuoco: ricostruire un’Atalanta ferita, ridarle entusiasmo e, soprattutto, risultati. L’obiettivo è chiaro — riconquistare l’Europa — ma il percorso si annuncia tutt’altro che semplice.
La società, però, crede nella sua visione e nella capacità di restituire alla Dea un’identità fatta di ritmo, pressing e qualità.

Giovane, determinato e con un’idea di calcio propositivo: Raffaele Palladino rappresenta una scelta di rinnovamento e una scommessa che Bergamo spera possa diventare un nuovo capitolo vincente della sua storia.

Sezione: Zingonia / Data: Mar 11 novembre 2025 alle 22:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print