Scontro salvezza alla Dacia Arena, dove Udinese e Genoa cercavano punti preziosi per allontanarsi dalla zona rossa: i bianconeri, galvanizzati dalla vittoria di Roma; i rossoblù, chiamati a reagire dopo il ko con la Juventus. È finita 2-2, alquanto a sorpresa, visto che dopo aver controllato il match per larghi tratti i friulani si sono fatti rimontare incassando il 2-2 addirittura al 97' sugli sviluppi di un rigore sbagliato da Pinamonti.
Le scelte degli allenatori - Gotti schiera il 3-5-2 classico con De Paul libero agire tra il centrocampo e la trequarti, mentre in attacco Lasagna recupera e affianca Nestorovski. Modulo speculare per il Genoa, con Iago Falque e Sanabria a comporre il pacchetto offensivo (out Pinamonti) e la novità Goldaniga in difesa.
La sblocca Fofana - Partita subito viva alla Dacia Arena, col primo tiro in porta che arriva non a caso dopo appena un minuto di gioco grazie a una punizione di Iago Falque ben respinta da Musso. L'Udinese risponde alzando il baricentro e conquistando progressivamente il possesso palla, anche se gli ospiti non lasciano grandi spazi agli avversari e si chiudono bene. Il primo vero tentativo dei friulani arriva così al 19', con uno squillo di De Paul che calcia sopra la traversa. Al 29' è invece Lasagna a impensierire il Grifone, ma Perin non si lascia sorprendere sul primo palo e fa buona guardia. Negli ultimi 15 minuti sembra regnare l'equilibrio, ma una fiammata dei bianconeri sblocca il risultato al 43': a esultare è Fofana, che sfrutta al meglio una dormita della difesa genoana su cross dalla destra di De Paul per insaccare di testa il gol dell'1-0. Un vantaggio tutto sommato meritato, vista la mole di gioco e il maggior numero di occasioni generate dalla truppa di Gotti.
Lasagna firma il raddoppio - Nella ripresa mister Nicola manda subito in campo Pinamonti per dare maggiore peso al suo attacco alla ricerca del pari. Il Genoa, in effetti, rientra in campo con po' più di aggressività, ma l'Udinese copre bene il campo e non rinuncia a ripartire in contropiede. Come al 55', quando Sema pesca in area Stryger Larsen, la cui spaccata al volo si spegne però di poco a lato. Il Grifone non punge, i friulani ringraziano e firmano il raddoppio con Lasagna al 73' proprio nel momento migliore degli ospiti: ottima ripartenza dei bianconeri, col Genoa che lascia ancora una volta troppo spazio e l'attaccante bravo invece a triangolare con Fofana dopo un lancio di De Paul e scaricare in rete un bolide imprendibile.
Da 2-0 a 0-2 - Partita chiusa? Nient'affatto, perché il 2-0 risveglia come non mai la formazione di mister Nicola. Più con orgoglio che con organizzazione, i rossoblù provano infatti il tutto per tutto riuscendo a riaprire l'incontro all'81' col solito Pandev: azione solitaria del neo-entrato, che si porta la sfera sul destro al limite dell'area e incrocia in rete il gol che riaccende le speranze. Nell'arrembaggio finale del Genoa entrano anche Favilli e Destro, le speranze sembrano progressivamente affievolirsi, ma al 97' ci pensa un altro neo-entrato, Andrea Pinamonti, a firmare un pareggio ormai inatteso e clamoroso. Tocco sospetto di Zeegelaar in area su Biraschi, il signor Orsato prima lascia correre e poi consulta il VAR decretando la massima punizione: l'ex Inter si fa inizialmente ipnotizzare da Musso, ma sulla respinta è lesto a insaccare in rete il 2-2 tra lo stupore dei giocatori bianconeri e l'entusiasmo dei compagni.
La classifica - Un punto per parte, che sta senza dubbio strettissimo all'Udinese, ma che porta comunque il Genoa a +2 sul Lecce terzultimo in classifica e gli stessi friulani a +7, lasciando ancora tutto potenzialmente aperto nella corsa salvezza.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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