L’Inter che ha devastato il Milan nell’andata di Champions ha fatto sì che la notizia fosse più il tonfo dei rossoneri, corretto giornalisticamente visto che la caduta fragorosa fa sempre più rumore di un volo ad ali spiegate.
Detto che tutto è ancora assolutamente possibile, che il Milan può ribaltarla perché il 2-0 non è certo un risultato sicuro, ma per farlo dovrà il Milan in primis essere una cosa totalmente diversa.
Ovvero, dovrà smettere di illudersi.
Sì, perché il Milan, il mondo Milan, ha preso schiaffi per essersi illuso di essere quello che non è.
Tutte le panzane sul dna europeo, sui segni del destino che mettono il Milan in vantaggio vista la sua storia e il suo vissuto, sono state la vera zavorra della squadra. Questo concetto del dna in Europa ha un senso quando c’è un tramite, un legame, tra una generazione vincente e un’altra che non lo è ancora. Per intenderci, pensate al Milan del 2012 contro il Barcellona di Guardiola: un Milan che non era minimamente forte come quello campione nel 2007, ma dove la presenza in squadra di giocatori a fine corsa ma con il cuore da campioni come Nesta, Gattuso, Inzaghi, Ambrosini, Abbiati etc, permetteva di competere nella partita secca anche con squadre molto più forti, proprio per la presenza di quel dna. Ma che c’entra tirarlo in mezzo in situazioni simili? In campo non ci va la storia, il Milan in mezzo ha cambiato la bellezza di tre proprietà, non disputava una semifinale europea dallo sproposito di 16 anni, suo nuovo digiuno record dopo i 15 anni trascorsi tra la finale della Coppa delle Coppe 1974 a quella di Coppa dei Campioni 1989.
E soprattutto, le caratteristiche di questa squadra con quelle che hanno dominato in Europa non c’entrano assolutamente niente. Questo è un Milan operaio, con capitano Calabria, che fa del sacrificio e dell’abnegazione le sue armi forti. Così ha vinto lo scudetto, così ha eliminato il Napoli. Non certo con il gioco spumeggiante o la classe, e il che anzi è stato un merito anche maggiore.
E quindi, si è sopravvalutato lo scudetto del Milan? In un certo senso sì.
Non certo la vittoria, traguardo straordinario. Ma si è sopravvalutata la qualità del gioco espresso. Ci si è illusi di essere quello che il Milan non è, perdendo in definitiva quello che questo Milan proprio non può permettersi di perdere: ovvero l’umiltà di stare in campo a testa bassa.
Se saprà ritrovarla, allora potrà fare passare una brutta serata all’Inter.
E lo farà con Leao, che al ritorno ci sarà sicuramente.
E ci sarà fresco di rinnovo. A proposito, occhio a leggere bene le cifre di Leao, perché in verità diventa il giocatore più pagato in Italia. Ma come?, direte, ma se prenderà 6.5 milioni di € di stipendio all’anno comprensivi di bonus, ovvero circa 5.5 milioni, dunque addirittura ben al di sotto dei 7 milioni netti che il Milan sembrava essere disposto a elargirgli?!
Ecco appunto, la situazione nella realtà è diversa.
Perché è vero che Leao in busta paga avrà 6.5 milioni all’anno, bonus compresi.
Ma in verità il nocciolo della questione erano i 22 milioni di € della multa con interessi da corrispondere allo Sporting.
E alla fine della multa si farà carico il Lille. E ll Lille perché pensate se ne faccia carico, per spirito samaritano?
Alla faccia, candidate il Lille al Nobel per la pace.
No, della multa se ne fa carico la proprietà del Lille, ovvero Elliot, ovvero l’azionista di minoranza del Milan. Ovvero una partita di giro per corrispondere qui soldi a Leao, ma a questo punto in altra maniera e pure evitando di pagare le imposta su un salario più alto.
Ma scusate: se io chiedo a Michele Criscitiello 10mila euro di stipendio, e gli dico ‘però estinguimi il debito con la banca per il mio mutuo di 100mila euro’, e lui mi dice ’te ne do 5mila però il mutuo te lo estinguo io’, e allora quel debito estinto deve o non deve essere considerato come facente parte dello stipendio? Certo che sì.
Per questo motivo Leao diventa il calciatore più pagato in Serie A.
Il contratto è fino al 2028, dunque altri 4 anni. Sappiamo che prende 5.5 milioni netti. A cui vanno aggiunti i 22 milioni di multa magari per suo conto. Nel calcolo dello stipendio, i 22 milioni vanno divisi per 4 anni. Sono altri 5.5 milioni all’anno.
Totale: 11 milioni all’anno. Ecco perché Leao diventa il giocatore più pagato in Serie A.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
Altre notizie - Altre news
Altre notizie
- 17:00 San Siro aperto per la finale di Champions League: i dettagli
- 16:30 Siviglia, septima meraviglia: il capolavoro di Mendilibar
- 16:00 Biraghi: "Due anni importanti con mister Italiano, la Conference chiuderebbe il cerchio"
- 15:30 Fiorentina, Italiano: "In una finale gli errori fanno la differenza. Vogliamo vincere per i tifosi"
- 15:00 Dopo l'Al-Hllal, anche l'Inter Miami fa la sua offerta a Messi: 50 milioni per quattro stagioni
- 14:30 Allegri resta al timone della Juve: perché l'esonero e le dimissioni oggi non sono opzioni
- 14:03 Qui Zingonia: Notiziario di giovedì 01\06
- 13:58 Atalanta, vicina la seconda squadra. Siena e Pordenone a rischio
- 13:47 Bastoni: "Un giovane da consigliare? Scalvini. Chissà magari che non si giochi insieme"
- 13:00 Un amore nato dopo una sconfitta: così De Laurentiis pensa a Italiano per il dopo Spalletti
- 12:30 Lecce, da decifrare il futuro di Umtiti: il punto della situazione
- 12:00 Ajax, prosegue il casting allenatore: due i nomi in lizza
- 11:30 Non ci sarà una grande Roma se non ci sarà Mourinho
- 11:00 Roma, Mourinho si conferma Special One: bellissime immagini e discorso alla squadra
- 10:30 Real Madrid, Lunin può lasciare: su di lui c'è il Celtic
- 10:00 Mourinho: "Anno prossimo senza Champions? Sembra paradossale ma è una bella notizia"
- 09:30 La Roma perde, ma non è morta
- 09:00 Moggi a RBN: "Non so se la Juventus resterà a questa proprietà. Può venir fuori una cessione"
- 08:30 Mou perde la prima finale europea, ma la vera delusione per Roma sono le sue parole sul futuro
- 08:17 Atalanta-Gasperini, primo incontro per il futuro. A breve ci sarà un nuovo summit
- 08:00 Inter, è tornato Skriniar. Inzaghi conta su tutti per Istanbul, si lavora per aprire San Siro
- 07:17 L'apertura di Tuttosport: "Allegri, o cambi o vai!". Max deve adeguarsi al nuovo corso
- 07:16 Roma k.o. in finale, l'apertura del Corriere dello Sport: "Che gli vuoi dire?"
- 07:15 Il Siviglia alza la Séptima e infligge la prima delusione europea a Mou: 5-2 d.c.r. contro la Roma
- 07:12 La prima pagina di oggi de La Gazzetta dello Sport: “Milan, batti un (gran) colpo”
- 01:09 Capolavoro Italia a La Plata: Inghilterra battuta 2-1. Azzurrini ai quarti del Mondiale U20
- 01:00 Aspettando il Monza - Dea, la probabile formazione
- 00:31 Roma, è sfumato il sogno Champions. E domenica toccherà difendere l'Europa League
- 00:30 Roma, Mourinho si conferma Special One: bellissime immagini e discorso alla squadra
- 00:29 L'Equipe - Nelle settimane scorse contatti tra la Juventus e gli agenti di Tudor
- 00:27 Le pagelle della Roma - Mancini fa e disfà, Smalling è gigantesco. Dybala, c'è solo il gol
- 00:22 Siviglia fa godere la Spagna: 5 squadre in Champions 2023/24 e (probabilmente) 8 in Europa
- 00:21 Montiel ancora letale dal dischetto: decisivo in Europa League come al Mondiale
- 00:15 La Champions che verrà: il Siviglia è la 26ª alla fase a gironi. Il quadro e le fasce
- 00:09 Il Siviglia alza la Séptima e infligge la prima delusione europea a Mou: 5-2 d.c.r. contro la Roma
- 00:07 L'Europa League è del Siviglia, Roma ko ai rigori
- 23:55 Siviglia-Roma 1-1, niente da fare nel secondo tempo supplementare: si va ai calci di rigore!
- 23:51 Mondiale Under 20, Inghilterra-Italia 1-1 al 45esimo. Devine ha risposto a Baldanzi
- 23:10 L'autogol di Mancini risponde alla rete di Dybala: Siviglia-Roma 1-1, si va ai supplementari
- 22:46 formazioniMondiale U20, Inghilterra-Italia: le ufficiali
- 22:38 Una grande Roma rende pequeño il Siviglia: Dybala regala una Joya ai giallorossi, 1-0 dopo 45'
- 17:00 Qui Zingonia, notiziario del 31/05
- 17:00 Atalanta-Monza, ecco chi dirigerà il match del Gewiss Stadium
- 17:00 Roma, ultimissime da Budapest: Dybala dà disponibilità per giocare dal 1'. Crescono le chance
- 16:30 Milan, piano rinnovo per Maignan: l'idea di Maldini è chiara
- 16:00 Novità nella corsa al dopo Spalletti: nuovo contatto tra ADL e Julian Nagelsmann
- 16:00 Bologna, occhi su Joaquin Pereyra dell’Atletico Tucuman
- 15:30 Daniel Carriço, ex capitano del Siviglia: "Roma, l'Europa League è la nostra coppa"
- 15:00 Il Napoli vuole Sergio Conceicao? Dal Portogallo: ha una clausola da 18 milioni di euro
- 14:30 Perisic come Lukaku? L'Inter non chiude la porta. Ma solo se Gosens andrà via