Archiviata la festa per il terzo posto e la quinta qualificazione alla Champions League in nove anni di gestione Gasperini, l’Atalanta si ritrova subito davanti a un bivio delicatissimo. Le parole nette pronunciate dall’allenatore dopo l'ultimo match contro il Parma non lasciano dubbi: questa volta il futuro del Gasp e quello della società bergamasca potrebbero prendere strade diverse. E non per una questione di contratti, ma per ambizioni e strategie differenti. Max Nebuloni per la speciale rubrica Sky Sport Insider fa il punto sulla questione allenatore.

PAROLE D'ALLARME – Gian Piero Gasperini non è mai stato così esplicito: «Per la prima volta in nove stagioni ho la netta percezione che sarà complicatissimo confermarci su questi livelli – ha affermato il tecnico nerazzurro –. Vedo rischi concreti che diversi elementi fondamentali possano andare via e questo potrebbe compromettere gli obiettivi. Qualificarsi per la Champions League non può essere considerata una cosa ordinaria. Temo che ci sia la necessità di abbassare le aspettative, e questa è una riflessione che dovrò condividere chiaramente con la società nei prossimi giorni».

LA DIFESA DA RIFONDARE – Tra le tante perplessità di Gasperini, la situazione più delicata riguarda certamente la difesa. L’addio di Rafa Toloi, colonna portante del reparto negli ultimi dieci anni, lascia un vuoto difficilmente colmabile in termini di leadership e affidabilità. Berat Djimsiti resta una certezza ma non può bastare da solo, mentre restano da verificare le condizioni fisiche di Kolasinac, che tornerà solo a stagione iniziata dopo la rottura del crociato, e di Kossounou, il cui riscatto dal Bayer Leverkusen non è ancora definito. C'è poi il giovane Scalvini, tormentato da continui problemi fisici che ne hanno frenato la crescita: con queste premesse, l’allenatore chiede chiarezza e investimenti mirati.

MERCATO IN USCITA, RISCHIO RIDIMENSIONAMENTO – Ma la preoccupazione maggiore dell'allenatore riguarda il mercato in uscita. L'Atalanta, pur forte degli incassi Uefa, potrebbe essere costretta a sacrificare almeno un paio di pezzi pregiati. Su tutti, Lookman ed Ederson, ma anche Carnesecchi e Retegui sono osservati con interesse da diversi top club. Gasperini è consapevole che il ricambio può portare incognite pesanti, visto che i nuovi arrivi, per quanto talentuosi, necessitano sempre di un tempo di adattamento. Il rischio concreto è quello di un ridimensionamento tecnico che potrebbe compromettere le ambizioni europee.

INCONTRO DECISIVO – In città è presente Steven Pagliuca, il co-chairman americano dell’Atalanta, arrivato da Boston proprio per celebrare l'accesso alla Champions League. La sua presenza potrebbe accelerare l'incontro con Gasperini, che si preannuncia decisivo non tanto sul tema contrattuale (un rinnovo al 2027 gli è già stato offerto), quanto sulla condivisione degli obiettivi sportivi. Se non si troverà sintonia, l'ipotesi di un addio anticipato diventerebbe, per la prima volta in quasi un decennio, molto concreta.

La settimana appena iniziata sarà fondamentale per conoscere il destino di Gian Piero Gasperini e della sua Atalanta. Dopo anni di successi straordinari, Bergamo trattiene il fiato: dal vertice di Zingonia, ormai imminente, uscirà una decisione che potrebbe cambiare profondamente il futuro nerazzurro. Stavolta il rischio di dirsi addio, purtroppo per molti tifosi, è reale.

Sezione: Calciomercato / Data: Mar 27 maggio 2025 alle 16:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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