È ancora un'occasione persa quella che Nicolò Zaniolo si lascia alle spalle dopo la breve parentesi alla Fiorentina, segnata da tredici presenze prive di gioie e, soprattutto, priva di gol e assist. A chiarire definitivamente le intenzioni viola è stato il ds Daniele Pradè, che ha ufficialmente chiuso le porte al riscatto del calciatore. Un destino simile a quello vissuto pochi mesi fa a Bergamo, dove Gasperini aveva capito già ad agosto che il rischio sarebbe stato quello di restare "fermi al palo".

LA TENSIONE E IL CASO – Oltre alle prestazioni poco convincenti in campo, Zaniolo è ora finito sotto la lente della Procura della FIGC per un episodio extracampo che ha ulteriormente aggravato la sua posizione. L'ex talento della Roma è stato accusato dal club giallorosso di un'aggressione ai danni di due giovani della Primavera, Almaviva e Litti, con una prognosi stimata di 31 giorni. Il giocatore, pur ammettendo di aver perso il controllo in seguito a provocazioni verbali, ha smentito con fermezza qualsiasi forma di violenza fisica.

IL PASSATO TURBOLENTO – La carriera recente di Zaniolo appare come un susseguirsi di occasioni sprecate, tra conflitti e colpi di testa. Prima di approdare a Firenze, era stata l'Atalanta a rinunciare anticipatamente alle sue qualità, dopo una breve quanto deludente esperienza. E anche al Galatasaray, dove Zaniolo tornerà a breve, il giocatore aveva mostrato talento ma anche nervi fragili: le due reti nel derby col Fenerbahçe erano state precedute da una pesante squalifica per una rissa nel tunnel degli spogliatoi durante un match contro l'Istanbulspor.

LA SFIDA DEL FUTURO – Ora, a 26 anni ancora da compiere, Zaniolo rischia seriamente di veder sfumare ulteriori possibilità in Serie A. Le vicende recenti e il suo carattere complesso rendono difficile immaginare un nuovo club italiano disposto a puntare su di lui. La Fiorentina, nel frattempo, si è defilata dalla questione dell'aggressione lasciando che siano le autorità sportive a fare chiarezza.

La sensazione è che, se Zaniolo non riuscirà a correggere i propri comportamenti fuori dal campo, il calcio italiano potrebbe presto voltargli definitivamente le spalle. Un talento troppo grande per finire in questo modo, ma forse, per l'ennesima volta, il peggior nemico di Nicolò resta Nicolò stesso.

Sezione: L'angolo degli ex / Data: Mer 28 maggio 2025 alle 00:16
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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