Tre mesi dopo. Pierluigi Gollini molto probabilmente difenderà i pali nerazzurri nella sfida con lo Spezia: l'ultima presenza risale al 2 agosto, giorno in cui il portiere orobico si infortuno al legamento del ginocchio. Un ritorno fondamentale per poter trovare la giusta continuità e quel ritmo partita ormai smarrito, ma soprattutto per poter affrontare il tour de force che attende l'Atalanta: 10 gare in 33 giorni, con le tre sfide di Champions League a determinare il passaggio agli ottavi di finale. La palla - come sempre in questi casi - passa a Gasperini: il tecnico di Grugliasco dovrà gestire al meglio il dualismo tra il numero 95 e Marco Sportiello.

ANCORA UNA VOLTA - L'Atalanta non è nuova alla gestione del doppio portiere. Lo stesso Gollini è entrato nelle rotazioni soltanto nella seconda parte della stagione 2018/2019, sempre sotto la guida Gasperini: in quel frangente l'estremo difensore classe '95 si giocò il posto con Berisha, lo stesso tecnico nerazzurro fu in grado di gestire al meglio i due portieri durante tutto l'arco dell'anno, tra l'altro senza competizioni europee da affrontare. Adesso la "sfida" interna sarà con Sportiello: il numero 57 - tolta qualche prestazione da rivedere - ha dato il suo contributo durante la prima parte di stagione. 1

DIECI MATCH - Le prossime sfide saranno complicate per la compagine orobica, non solo per il coefficiente di difficoltà degli avversari: ritmi serrati fino al 23 dicembre con una gara ogni tre giorni. Non sarà dunque un problema per il tecnico di Grugliasco gestire i due portieri, anche perché lo stesso Gollini deve ritrovare il ritmo partita. Lo spirito è quello giusto (impossibile non notare gli incitamenti dalla panchina), manca soltanto la forma fisica e la gestione dei ritmi serrati. Eventuali dualismi verranno valutato nei prossimi giorni, anche perché il portiere rimane pur sempre un ruolo delicato.

Sezione: Copertina / Data: Ven 20 novembre 2020 alle 18:00 / Fonte: Patrick Iannarelli
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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