Non sarà la Danimarca del 1992, quella che fece la storia vincendo gli Europei in Svezia, ma forse è una nazionale che ha qualcosa in più per sognare. Operaia come quella, certo, con tanto cuore e un gruppo solidissimo. Ma che di talento ne ha in abbondanza. E 29 anni dopo brama lo stesso percorso degli antenati del '92. Il sogno danese continua, arriva fino a Wembley, dove giocherà la Final Four. Nel segno dei big: Delaney, forse il più conosciuto della selezione orfana di Eriksen, e Dolberg, colui che era considerato astro nascente qualche anno fa e che a Euro 2020 è tornato a mostrare la sua classe. Repubblica Ceca amministrata quasi in scioltezza: la Danimarca vola in semifinale.
L'asse decisivo. Pronti-via, ecco il vantaggio danese, direttamente da calcio d'angolo: Stryger-Larsen fa partire un cross morbido, Delaney viene abbandonata dalla difesa avversaria e, tutto solo, può incornare in rete. L'asse tra i due funziona eccome, tant'è che una decina di minuti dopo sono ancora loro a confezionare una gran palla gol, col solito cross e la deviazione di destro del centrocampista del Borussia Dortmund, a lato di un soffio.
Il copione. Per il resto del tempo, è la Repubblica Ceca che prova a fare la partita. Ma la Danimarca fa più male, in ripartenza e non solo. Holes trova un prodigioso Schmeichel a negargli il gol, l'altro eroe con l'Olanda Schick invece fa fatica ad incidere. In contropiede Damsgaard si rende pericoloso con un destro potente ma centrale, neutralizzato da Vaclik. I cechi fanno il gioco, i danesi fanno male.
Il raddoppio. A tre minuti dalla fine del primo tempo la Danimarca si porta sul 2-0. A segnare è Dolberg, ma la rete è (quasi) tutta di Maehle, l'esterno dell'Atalanta che sta incantando a questo Europeo. Assist strepitoso, con l'esterno, dalla corsia sinistra e per il compagno è facile spingere in rete col piattone. E' l'ultima emozione della prima frazione di gioco, tutta a favore della nazionale di Hjulmand.
Segna sempre Schick. Neanche il tempo di rimettere il pallone al centro del campo per il secondo tempo che la Repubblica Ceca riapre la partita. E con chi, se non con lui? Patrik Schick con una conclusione al volo su cross di Coufal batte Schmeichel, realizza il suo quinto gol a Euro 2020 e sigla il 2-1 che rimette in bilico il risultato. E spaventa la Danimarca.
Niente assalto. Poteva essere l'alba di una ripresa all'assalto per i ragazzi di Silhavy, invece il caldo di Baku e la stanchezza dei calciatori prendono il sopravvento e sono ancora i danesi a fare meglio. Poulsen, entrato al posto di Dolberg, impegna due volte Vaclik, chiamato a superarsi poi a dieci minuti dalla fine sulla conclusione di Maehle da distanza ravvicinata. La Danimarca si limita ad amministrare e lo fa perbene. La Repubblica Ceca lancia palla in avanti, senza incutere timore se non con un sinistro da fuori di Barak. E' l'ultima emozione, poi c'è il triplice fischio. E a Baku esplode la festa colorata di biancorosso.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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