Il centrocampista olandese Marten de Roon ha rilasciato un'esclusiva intervista alla WebTV Channel di Cronache di Spogliatoio su Youtube. L'olandese ha toccato vari temi. Queste le sue parole a partire dal siparietto avuto con Ibrahimovic nelle scorse settimane: «È stata una bella cosa, però ogni tanto penso: ‘Mamma mia!’. Ancora oggi, dopo aver pubblicato quel video sul siparietto di Ibra, mi arrivano tantissimi messaggi. Anche dopo la sconfitta contro il Real: cento messaggi in Direct dai milanisti. A me non dà fastidio, però è un peccato. Faccio sempre ironia e autorinoia: ma si vede che loro si sentono attaccati. Però lo rifarei. Anche perché se lo fai in modo duro sbagli, io l’ho fatto scherzando, enfatizzando anche il fatto che da lui bisogna scappare perché ha un fisico impressionante. Probabilmente Ibra mi darà uno schiaffo (ride, ndr), ma lo prendo molto volentieri. Avrebbe anche ragione a farlo, ma dopo uno scherzo accetto tutto. Ci sta che un giocatore ‘piccolo’ come me abbia toccato un tasto sbagliato nei confronti di in campione così grande. Poi credo che anche lui sia il primo a scherzare... L’ho visto a Sanremo e mi è piaciuto molto".
Cosa pensa dei Social network?
"Il mondo dei Social in Italia è indietro rispetto ad esempio a quanto accade in Inghilterra o negli Stati Uniti. Prendi il football americano: lì c’è sempre lo sfottò dopo la partita. Forse qui in Italia, storicamente, c’è la cultura del rispetto, ma non c’entra quello. Personalmente, per quel che riguarda la gestione Social, la società Atalanta non mi dà nessuna direttiva. Però indubbiamente c’è sempre la volontà di proteggere l’immagine dell’atleta. Secondo me sui Social deve esserci la libertà di esprimersi. Io posto anche dopo una sconfitta. Sarebbe troppo facile pubblicare qualcosa soltanto quando vinci. Quando perdi, arrivi a casa, magari rimani incazzato un giorno, poi finisce lì. Magari si pensa che il calciatore debba parlare solo di calcio e sapere soltanto di quello. Ma dopo l’allenamento c’è un’altra vita anche per noi. Chiaro: dobbiamo essere concentrati sul nostro lavoro. Ma poi dopo bisogna anche saper scindere la vita professionale da quella personale".
Contro il Real Madrid in Champions è andata male.
"Ovviamente parliamo di giocatori molto forti, che non sbagliano nei momenti importanti della partita. Dopo l’1-0 hanno preso anche più fiducia: forse, se fossimo arrivati sullo 0-0 all’intervallo, per loro sarebbe diventata più difficile. Però non sbagliano mai uno stop, sono stati più forti di noi. Abbiamo provato a pressarli, a dare ampiezza, ma sono troppi bravi. In Champions League le partite vengono decise dai dettagli e loro non sbagliano nei dettagli. Là vedi la differenza tra il Real, i migliori giocatori del mondo, e noi. Poi quando sbagli troppo, in questi casi, ti ritrovi più a rincorrere che a giocare. Dopo l’eliminazione tutti dicevano di non aver visto la ‘solita Atalanta’. Da una parte magari ti dà fastidio, però poi pensi... ‘Questo vuol dire che stiamo facendo molto bene. Cinque anni fa nessuno avrebbe mai pensato tutto ciò’. Quando sono arrivato qui a Bergamo, il primo anno, lottavamo per la salvezza. È stato un peccato non aver potuto giocare al ‘Bernabéu’. Non compagno e spero che si inventi qualcosa. Invece loro sono sempre in movimento dopo aver passato il pallone, pronti per ricevere di nuovo. Anche i difensori sono spesso posizionati bene e fanno giocare male l’attaccante avversario".
Negli ultimi anni è migliorato molto sotto tutti i punti di vista.
"Questa crescita l’ho avuta con Gasperini. Mi ha detto fin dal primo momento: ‘Devi giocare in avanti, ma più pulito. Quando hai la palla, devi trovare Ilicic, devi trovare Duván’. Però vuole che giochiamo palla a terra. Il lancio lungo ce l’ho, ce l’ho sempre avuto, ma lo utilizzavo di più il primo anno con Reja, quando giocavo ancora di più in mezzo al campo. In generale ho avuto una crescita abbastanza importante negli ultimi cinque anni, secondo me. Comunque lo dico sempre che con Gasperini non ce la farò a giocare altri cinque anni con questo ritmo lì in mezzo (sorride, ndr), perché devi correre davvero tanto. Secondo me posso giocare anche nei tre dietro, però ricordiamoci che all’Atalanta anche i tre dietro corrono tanto eh. In fase difensiva posso migliorare. Da centrocampista, mi ritrovo quasi sempre a pressare in avanti, c’è poca profondità dietro, sono coperto, c’è sempre un difensore. In quel ruolo però non puoi mai sbagliare, sei l’ultimo praticamente: un errore e rischi di subire gol. Tra tre o quattro anni mi vedo come difensore. Ora sono più maturo, so dare equilibrio, mi piacerebbe attaccare un po’ di più, non forse a fare l’ultimo passaggio decisivo, ma a gestire il pallone più avanti".
Cosa pensa di Gasperini?
"Ci dice sempre di passare e giocare in verticale. Meglio perdere il pallone lontano dalla propria porta che vicino. Anche perché se giochiamo in orizzontale o all’indietro, piano piano si arriva al portiere, ti schiacci e in generale è più facile far pressare l’avversario , che così si ritrova sempre a correre in avanti, e non a retrocedere per recuperare. In allenamento non facciamo mai un possesso palla di quantità, con tanti passaggi, ma cercando di giocare sempre in avanti, in modo più diretto".
Com'è il gruppo all'Atalanta?
"Ogni tanto mia moglie mi chiede: ‘Ma cos’hai fatto a Zingonia oggi?’. E io: ‘ Niente...’. Poi magari sono stato tre ore nello spogliatoio coi compagni a scherzare. Il fatto è che non è facile spiegare che cosa si prova e che cosa si vive in questo luogo speciale. Sono piccole cose".
Quali sono le vostre ambizioni?
"È difficile, molto difficile. C’è una parte di te che vorrebbe vincere un trofeo, lo Scudetto, qualcosa. Poi dall’altra parte la vita a Bergamo mi piace, la mia famiglia sta bene qui, la società è seria. E di nuovo però pensi se ci fosse la possibilità di fare il salto in una big storica come l’Inter o la Juventus. Ma l’Atalanta ad oggi, ogni stagione, è sempre tra i primi quattro posti della classifica. Gioco in Nazionale, mi sento importante. Mi piacerebbe finire la mia carriera qui, poi nel calcio non si sa mai, ma ad ora la sensazione è questa".
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
Altre notizie - Interviste
Altre notizie
- 01:30 Probabili formazioniGenoa-Atalanta, le probabili formazioni
- 01:00 Calciomercato DeaLazio, il ds Fabiani bussa a Zingonia: nel mirino c'è Daniel Maldini, ma l'asse di mercato può diventare un maxi-scambio
- 01:00 Esclusiva TAESCLUSIVA TA - Andrea Panzeri, l'imprenditore e sponsor nerazzurro: "Viaggio nel mondo e tifo Dea. Vi spiego perchè non siamo main sponsor"
- 00:45 Retegui: "Lasciare la Dea è stato un dolore, ma in Arabia mi hanno fatto sentire un re"
- 00:30 Calciomercato DeaAllarme Lookman, crolla il prezzo e spunta l'incubo Articolo 17. La Premier chiama, l'Atalanta è al bivio
- 00:15 Atalanta regina di correttezza: zero multe in 15 giornate, è l'unica in Serie A
- 00:00 Calciomercato DeaEderson il suo futuro con l'Atalanta, l'agente aveva espresso un messaggio chiaro: il punto
- 00:00 Avv. Di Cintio: "Palladino ha conquistato il gruppo con l'empatia. L'Atalanta? Una società modello che non teme confronti"
- 22:14 Marsiglia, De Zerbi spegne l'incendio con un abbraccio: "Nessun caso Balerdi, basta bugie sulla mia gestione"
- 22:14 Supercoppa italiana, impresa Bologna a Riyadh: l'Inter cade ai rigori, Immobile regala la finale contro il Napoli
- 21:00 Basta carezze inutili: il corpo merita una scienza, non solo una "coccola". Ecco perché Bergamo ha scelto il Biohacking
- 21:00 Calciomercato DeaSvolta De Ketelaere, il futuro è adesso: cambio di agente e patto con Scamacca
- 20:30 Roma, Mancini: "Mai stato un killer. Gasperini? Un maestro che non cambia mai"
- 20:30 Calciomercato DeaBrescianini ai saluti: l'investimento da 13 milioni cerca rilancio, scatta il duello tra cuore e ambizione
- 20:15 Il Piccolo Principe è diventato Re: via le catene tattiche, De Ketelaere si prende l'Atalanta sulle spalle
- 20:00 Calciomercato DeaTutti in fila per il gioiello di Zingonia: l'Inter tenta l'assalto a Palestra, ma il prezzo fissato dalla Dea è un Everest
- 20:00 ZingoniaSorriso Sulemana: primi passi in gruppo. Djimsiti e Bellanova ancora fermi ai box
- 20:00 Supercoppa Italiana / Bologna-Inter, le formazioni ufficiali
- 19:00 L'ultimo dribbling è un gesto d'amore: Perico dona gli organi. Domani mattina a Curno l'abbraccio del popolo bergamasco
- 18:48 Rossini shock: "Volevo restare a vita, fui cacciato. Palladino? Per tornare in Champions serve un miracolo"
- 18:36 De Rossi omaggia Palladino: "Troppo sveglio per farsi fregare. Ha cucito un vestito nuovo alla Dea"
- 16:15 Luca Percassi: "Il 2025? Emozioni uniche, vogliamo tenera alto il livello"
- 14:45 DirettaGenoa, De Rossi in conferenza: "Guai a pensare alla Coppa, Palladino è troppo sveglio per farsi fregare due volte"
- 14:00 Atalanta, ecco il programma del weekend delle giovanili
- 13:30 Supercoppa, il Bologna sogna il trionfo al primo colpo
- 13:00 Lega Calcio serie A insieme a Medici con l'Africa CUAMM
- 12:15 2° Categoria, giallo in panchina e conti sbagliati: il Trealbe ne cambia sei, il Giudice ribalta tutto. Festa Villa d'Adda
- 11:31 Addio a Eugenio Perico, Umberto Bortolotti: "Al ritiro di Sarnico guidava il gruppo a Messa"
- 10:00 Addio a Eugenio Perico, Stefano Favini: "Era il braccio destro di papà Mino, sapeva educare col sorriso"
- 09:30 Addio a Eugenio Perico, Roberto Selini: "Una forza della natura, bastava uno sguardo per farsi rispettare"
- 09:15 Follia in Seconda Categoria, l'arbitro finisce nel mirino: mani addosso e insulti. Arriva la maxi-stangata
- 08:30 Addio a Eugenio Perico, Giacomo Randazzo: "Un signore nelle trattative, anche Mazzone lo adorava"
- 08:00 Addio a Eugenio Perico, Alessandro Ruggeri: "Un maestro di vita, chiedeva subito dov'era la chiesa"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Tuttosport: "McKennie-Cristante. La staffetta?"
- 06:45 PRIMA PAGINA - L'Eco di Bergamo: "Il ricordo di Perico, uomo di grande statura morale"
- 06:45 PRIMA PAGINA - La Gazzetta dello Sport: "Diavolo che Napoli"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere di Bergamo: "Lookman-Kossounou, sfidanti d’Africa"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere dello Sport: "Ci va Conte"
- 06:00 Probabili formazioniSupercoppa Italiana, semifinale / Bologna-Inter, le probabili formazioni
- 01:30 Calciomercato DeaIl tesoro di Zingonia fa gola alle big: l'Inter ha scelto l'erede di Dumfries, ma per strapparlo alla Dea servono 40 milioni
- 00:45 Conference League, tutti i risultati e la classifica finale: chi si qualifica e chi va al playoff
- 00:30 Fiorentina, profondo rosso: Losanna è un'umiliazione, ora l'incubo playoff. E scoppia il giallo della fascia
- 00:30 Conte non fa sconti, il Napoli è una macchina da guerra: Milan annichilito, la Supercoppa è a un passo
- 22:45 Addio a Eugenio Perico, Glenn Strömberg: "Un capitano straordinario, mi ha aiutato a capire l'Italia"
- 22:11 Il Napoli non lascia scampo al Milan. Partenopei in finale di Supercoppa
- 21:30 Gli Azzurrini chiudono l’anno in bellezza: 2-0 al Portogallo. Pasqual: “Sono soddisfatto”
- 17:15 ZingoniaDea, doppia seduta alla ripresa: il punto sugli indisponibili
- 17:00 Napoli-Milan: comincia la EA SPORTS FC Supercup
- 16:15 Genoa, Colombo: "Contro l'Atalanta dobbiamo essere bravi a vincere i duelli individuali"
- 15:00 Brividi e sogni di gloria: Musso blinda l'Atletico e lancia la sfida per la Coppa del Re
