Nel calcio, come nella vita, il talento spesso non basta. Serve anche il coraggio, quello vero, quello che ti porta a dire "no" proprio quando tutto intorno sembra gridare "sì". Alejandro Gomez, per tutti il Papu, questo coraggio l'ha avuto. Più volte. E oggi, ripercorrendo i suoi racconti a La Gazzetta dello Sport, si scopre che ogni sua scelta ha avuto il sapore deciso di chi sa esattamente cosa vuole dalla propria vita.

C'è un giorno preciso che Gomez ricorda con chiarezza: era il 2017, il Milan di Galliani e Montella gli aveva spalancato le porte, offrendogli quella maglia rossonera che tanti sognano per tutta la carriera. Il Papu disse no. Perché a Bergamo non era semplicemente un giocatore importante: era diventato un simbolo, il leader di una squadra e di una città che stava per vivere stagioni memorabili. E, soprattutto, era sereno. Una serenità che né le sirene rossonere né quelle biancocelesti, con la Lazio che bussò anche lei alla porta, riuscirono a mettere in dubbio.

E se Milano o Roma potevano rappresentare grandi occasioni, ancora più incredibile appare il suo rifiuto di quattro anni prima, nel 2013, quando Diego Simeone, il Cholo in persona, lo volle a tutti i costi all'Atletico Madrid. Simeone lo portò persino a pranzo per convincerlo, ma le cifre richieste dal Catania resero l'affare impossibile. Gomez oggi lo racconta con leggerezza, ma non è difficile immaginare come una decisione simile possa segnare la carriera di un giocatore.

La verità è che Alejandro Gomez, con questi grandi rifiuti, ha scelto di dare un valore diverso alla propria carriera. Non è stato il conto in banca, non sono state le luci dei grandi palcoscenici. È stata la capacità rara di mettere davanti al successo personale l’equilibrio familiare e il rapporto umano con la propria squadra e con la città. Una scelta che non tutti possono capire, ma che molti dovrebbero ammirare.

Oggi, nel pieno della maturità, Gomez continua a sognare un ritorno sul campo, convinto di poter ancora dire la sua. Lo farà con la serenità di chi ha sempre scelto con l'anima, consapevole che ogni suo "no" gli ha regalato molto di più di un semplice "sì". E a noi che ne scriviamo resta il piacere di raccontare una storia di calcio che è prima di tutto una storia di vita, di coraggio e fedeltà. E di valori che, nel pallone moderno, non sempre si trovano così facilmente.

Sezione: L'angolo degli ex / Data: Dom 20 aprile 2025 alle 10:00
Autore: Lorenzo Casalino
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