Lo scontro diretto del pomeriggi di ieri tra Cagliari e Lecce se lo aggiudicano i sardi con un rotondo 4-1. E' stata una gara double face, con i salentini che nel primo tempo hanno subito l'iniziativa dei sardi, ma sono riusciti a passare sul finire del tempo grazie all'unica vera occasione pericolosa. Nella ripresa è cambiato tutto grazie ai cambi effettuati da Nicola e dall'atteggiamento dei ragazzi di Giampaolo, che hanno ceduto di quasi di schianto dopo il pareggio.
LE SCELTE INIZIALI. Giampaolo conferma l'undici che la scorsa settimana aveva battuto l'Empoli a domicilio. Idem Nicola con la differenza dell'impiego del rientrante Mina al posto di Palomino. Il Cagliari inizia cercando di imporre i propri ritmi, mentre il Lecce ha controllato con un possesso palla intelligente, ma senza forzare mai la giocata. E dopo un intervento di Caprile su Krstovic, i rossoblù hanno inanellato quattro palle goal con Adopo, Felici, Piccoli e Luperto. Ma come accade in tante comuni storie di calcio, a passare è la squadra che ha atteso il momento giusto per colpire: al 43' arriva un fulmineo contropiede orchestrato sulla sinistra da Guilbert, il suo cross al centro viene mancato da Makoumbou, e Pierotti ringrazia infilando l'incolpevole Caprile. La sensazione che subito si ha è quella che i rossoblù potrebbero aver risentito del goal preso sul fil di sirena.
CAMBI DETERMINANTI. Nicola prova inizialmente con gli stessi undici, ma dopo uno scampato pericolo sulla conclusione di Helgason terminata di poco alta, cambia volto al centrocampo: fuori Viola, Makoumbou e Adopo, dentro Marin, Gaetano e Deiola, e la partita cambia volto. Proprio una combinazione tra i neo entrati porta il partenopeo al pareggio. Lo stadio, e soprattutto la squadra, esplodono di gioia per la prima realizzazione in campionato dell'ex Napoli. Passano cinque minuti e Deiola si esibisce in una conclusione dal limite che chiama Falcone alla parata volante. Dal corner successivo Luperto colpisce con la schiena e porta in vantaggio i suoi.
ESPULSIONE DI REBIC. Giampaolo prova a scuotere l'attacco facendo entrare Rebic al posto di Krstovic, messosi in mostra solamente per un salvataggio sulla linea nel primo tempo su un colpo di testa di Piccoli. Ma la partita dell'attaccante croato dura qualche giro di lancetta: contatto con Mina nei pressi dell'area rossoblù: Sacchi opta inizialmente per l'ammonizione di Rebic, ma viene richiamato dal Var. Le immagini chiariscono l'intenzione volontaria di Rebic che calpesta il difensore colombiano, il che porta il direttore di gara ad estrarre il cartellino rosso. Di fatto una sorta di D'Ambrosio-bis. A quel punto il Cagliari dilaga e trova altre due realizzazioni che mettono in cassaforte il risultato. Prima è Zortea a concretizzare un cioccolatino offerto da Augello (terza rete consecutiva per lui), poi è la volta di Obert. Lo slovacco realizza con uno splendido tiro a giro la sua rete tra i professionisti. Al termine della gara l'Unipol Domus fa festa per l'ottimo passo in avanti fatto in classifica dalla squadra rossoblù. Il periodo nero è cosa del passato.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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