"Sono restato alla Cremonese per giocare un campionato diverso, dato che sia in questo club che nel Trapani avevo sempre lottato per non retrocedere. Quando sarà il momento del grande salto, voglio essere pronto": esordisce così, ai microfoni di cronachedispogliatoio.it, il portiere della Cremonese Marco Carnesecchi, prodotto del vivaio dell'Atalanta e finito già nel mirino della Serie A grazie ai campionati di livello sempre disputati.

Una categoria, la A, che ha comunque assaporato nel ritiro con i bergamaschi: "Vivi un club che gioca per le prime 4 posizioni, vedi il top della Serie A e per noi giovani sarebbe meglio partire da una realtà più piccola, dove impari a stare in una squadra di tale caratura, fai presenze ed esperienza. Solo dopo sei pronto per approdare in un calcio più moderno ed elevato, per andare in una grande squadra mi manca un gradino. Sono curioso di vedere la differenza, già adesso in B quando ho giocato contro Ramírez del Monza e Vázquez del Parma mi sono accorto che fanno un altro sport. Mettono la palla dove vogliono, quando vogliono, e hanno un modo di giocare totalmente diverso dagli altri. Voglio capire cosa significhi averne 20 di quel livello in rosa".

La nota conclusiva, su un dato essenziale per il portiere, i guanti: "Mi faccio la doccia insieme a loro. Senza insaponarli, li strofino sulla mia pelle. Fa attrito e vengono come nuovi. Sostanzialmente sono io il sapone. Poi, chiaramente, mi lavo anche io! I primi 5 minuti li passo sotto l’acqua calda, e poi li asciugo al fresco per non far seccare il lattice. I guanti devi trattarli come se fossero 1000 euro in contanti e li hai in mano. Quando vai a dormire, devi avere il pallino di dove hai lasciato i guanti. Il lattice deve essere sempre perfetto a questi livelli".

Sezione: Nerazzurri d'Italia / Data: Sab 05 marzo 2022 alle 10:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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