Rivelazione, sorpresa, ma soprattutto certezza. Marco Palestra sta riscrivendo le gerarchie del campionato a suon di accelerazioni e giocate decisive. In due partite ha cambiato il volto del Cagliari: prima spingendo senza sosta contro il Parma, poi demolendo il Lecce al Via del Mare, dove ha servito l’assist per Belotti e costretto Di Francesco a cambiare Gallo già all’intervallo.

CRESCITA DA MANUALE – Vent’anni appena compiuti e già con la maturità di un veterano. Palestra è sbarcato in Sardegna negli ultimi giorni di mercato, ha esordito subito a Napoli e non si è più fermato. Le basi sono solide: un anno da protagonista con l’Atalanta Under 23 in Serie C, quindici presenze in prima squadra tra campionato e coppe, e ora un salto che non sembra spaventarlo. La Dea lo ha accompagnato passo dopo passo, resistendo alle sirene esterne e scegliendo la strada del prestito secco.

LE MANOVRE DI MERCATO – Non è stato facile per il Cagliari convincere Bergamo. Già l’estate scorsa Guido Angelozzi lo avrebbe voluto portare al Frosinone, ma Gasperini decise di trattenerlo a Zingonia per un anno di apprendistato. Dodici mesi più tardi, con l’occasione giusta, è arrivato il via libera. Sullo sfondo c’erano club di peso: il Parma aveva provato ad acquistarlo a titolo definitivo, ma soprattutto la Juventus aveva bussato forte a inizio luglio, quando il futuro di Cambiaso era ancora in bilico. Da Torino arrivò un’offerta da 20 milioni. La risposta dell’Atalanta fu chiara: Palestra non si muove a titolo definitivo.

FUTURO SEGNATO – La sua vicenda ha del particolare. Dopo i primi passi nell’Assago e un solo anno all’Accademia Internazionale, l’approdo a Bergamo gli ha spalancato le porte del grande calcio. Oggi è una pedina fondamentale per il Cagliari, ma il futuro parla nerazzurro: la società lo considera un investimento tecnico e patrimoniale, e già si immagina il suo rientro alla base nella prossima stagione. Non a caso, diversi addetti ai lavori sono convinti che il percorso naturale lo porterà presto anche in Nazionale maggiore.

Palestra corre, spinge e incide. Il Cagliari se lo gode, l’Atalanta se lo coccola a distanza, la Juve si lecca le ferite. Perché in un calcio in cui gli italiani faticano a emergere, lui è l’eccezione che conferma la regola.

Sezione: Nerazzurri d'Italia / Data: Mar 23 settembre 2025 alle 21:59
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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