In una rosa che già oggi può schierare Bellanova, l’affidabilità d’élite di Zappacosta e l’ascesa sorprendente di Bernasconi, l’Atalanta ha messo in cassaforte l’esterno del domani: Marco Palestra, classe 2005, prestito secco al Cagliari e traiettoria da predestinato. Prospetto formato a Zingonia, ha attraversato in poco più di un anno tre livelli diversi (Serie C, Serie A e Champions League), lasciando il segno per forza, duttilità e personalità.

IDENTIKIT – L’ESTERNO MODERNO – Mancino naturale ma abile su entrambi i binari, Palestra è il prototipo del laterale contemporaneo: gamba lunga, progressione, resistenza allo scontro, timing nell’attacco dello spazio e nella chiusura della linea di passaggio. La versatilità lo rende spendibile sia a tutta fascia sia in un sistema con esterni “alti” e terzini dentro il campo. Non un dettaglio: a Cagliari si è ambientato subito, conquistando lo spogliatoio con professionalità e carattere.

LA LINEA ATALANTA – INCEDIBILE – Il suo non è un nome nuovo per il mercato. Juventus e Roma hanno provato a inserirsi, il Rennes lo ha monitorato a lungo e più club di Premier League hanno bussato alla porta. Risposta sempre identica: no. L’Atalanta lo ha blindato, arrivando a rifiutare anche un’offerta da 15 milioni. Una posizione chiara, maturata nel tempo: Gasperini lo ha cresciuto con attenzione e Luciano Spalletti, da c.t. azzurro, ne aveva già elogiato struttura e potenziale.

SALTO DI CATEGORIA – TAPPE BRUCIATE – Dalla Next Gen al professionismo, fino all’esordio europeo: in otto apparizioni totali tra C, A e Champions, Palestra ha mostrato una curva di apprendimento ripida. Letture difensive sempre più pulite, meno errori di postura in 1v1, coraggio nel portare palla sotto pressione: segnali di un giocatore che comprende il contesto e accelera l’evoluzione.

BALDINI, TIMBRO DI AUTORITÀ – Nel podcast di Tuttomercatoweb.com, Silvio Baldini ha sintetizzato la cornice: «È fondamentale che i ragazzi giochino. Palestra sta costruendo un percorso da Nazionale maggiore». Non una medaglia, ma una prospettiva: minuti, continuità, qualità delle scelte. Il resto verrà.

PROSPETTO AZZURRO – UN PASSAPORTO CHE “PESA” – Età, passaporto, ruolo scoperto in prospettiva azzurra: l’arco del giocatore coincide con i fabbisogni della Nazionale. Mancano rifinitura sul cross in corsa e gestione del possesso corto in uscite contropressate, ma la base atletica e la disponibilità al lavoro spostano la valutazione molto in alto.

PIANO DI RIENTRO – L’ASSETTO DELLA DEA – L’Atalanta ha scelto la via più coerente: prestito secco per salvaguardarne patrimonio e centralità, poi rientro per integrarlo in un reparto che, numeri alla mano, la prossima stagione dovrà ruotare su più competizioni. Con Bellanova per l’esplosione definitiva, Zappacosta garanzia e Bernasconi sorprendente upgrade interno, Palestra è l’innesto naturale per completare la catena degli esterni.

Palestra è il tipo di profilo che Zingonia sa valorizzare: energia, disciplina e predisposizione all’apprendimento. L’Atalanta ha già deciso: l’esterno del futuro è già in casa. A Cagliari si costruisce il chilometraggio; a Bergamo si scriverà il resto.

© foto di Alberto Mariani
Sezione: Nerazzurri d'Italia / Data: Mer 08 ottobre 2025 alle 00:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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