Essere l'eroe di una notte europea non garantisce l'immunità dalle leggi spietate del calciomercato. La situazione attorno a Ademola Lookman si sta facendo incandescente, non tanto per le prestazioni in campo, quanto per una congiuntura contrattuale che rischia di trasformarsi in un boomerang finanziario per le casse nerazzurre. Il talento nato a Londra ha riacceso i radar di mezza Europa e, a sorpresa, le sirene più insistenti arrivano proprio da quella Premier League che aveva lasciato tempo fa. Ma dietro l'interesse delle big si nasconde una partita a scacchi pericolosissima, dove il tempo gioca decisamente a sfavore della società orobica.

IL RICHIAMO DI CASA – Non è un mistero che il profilo dell'attaccante piaccia a diverse corazzate continentali, ma la novità è il ritorno di fiamma dei club d'Oltremanica. Per il nazionale nigeriano, cresciuto calcisticamente nella capitale inglese, la prospettiva di un ritorno nel campionato più ricco del mondo ha un fascino indiscutibile. E l'Atalanta? Di fronte a richieste di informazioni concrete, la dirigenza non ha alzato muri invalicabili. La porta non è chiusa, anzi: la consapevolezza che trattenere un giocatore controvoglia o, peggio, perderlo a condizioni svantaggiose, sta spingendo il club a valutare ogni scenario.

DUE STRADE E UNA TRAPPOLA – Le opzioni sul tavolo sono essenzialmente due, ma con coefficienti di rischio opposti. La prima è la cessione immediata nella finestra di gennaio, monetizzando il massimo possibile finché il valore regge. La seconda porta a giugno, ma è qui che si materializza lo spauracchio tecnico: l'Articolo 17 delle norme FIFA. Esiste infatti la possibilità concreta che, arrivati in estate, il giocatore possa avvalersi della norma che consente la risoluzione unilaterale del contratto "senza giusta causa" dopo il "periodo protetto", pagando un indennizzo calcolato su parametri oggettivi (età, ingaggio residuo) e non sul valore di mercato. Uno scenario che abbatterebbe drasticamente l'incasso.

VALUTAZIONE IN PICCHIATA – I numeri, d'altronde, sono già lo specchio di questa incertezza. Il cartellino di Lookman, che dopo Dublino sembrava destinato a cifre astronomiche, sta subendo una flessione radicale. Oggi la valutazione realistica oscilla tra i 30 e i 35 milioni di euro, con un "outlook" negativo: più ci si avvicina alla scadenza, più il prezzo scende. Se poi dovesse entrare in gioco il calcolo dell'indennizzo FIFA, la cifra diventerebbe irrisoria rispetto al potenziale tecnico del calciatore.

La Dea si trova dunque a un bivio cruciale: vendere subito e incassare una cifra onesta, o rischiare il braccio di ferro estivo con la prospettiva di rimanere con un pugno di mosche in mano. Il tempo delle decisioni è adesso.

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Sezione: Primo Piano / Data: Ven 19 dicembre 2025 alle 18:00
Autore: Daniele Luongo
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