C’è un filo sottile che separa la prestazione di livello da quella che lascia l’amaro in bocca. Per Odilon Kossounou, all’Allianz Stadium, questa linea è stata tracciata da due episodi che hanno indirizzato la partita: un’uscita sbagliata in disimpegno nel primo tempo e lo sfortunato tocco che ha favorito il pari della Juventus.

L’APPROCCIO LENTO – L’ivoriano non è nuovo a fiammate di grande qualità: già nella scorsa stagione aveva fatto intravedere mezzi tecnici e fisici da difensore di caratura internazionale. Eppure a Torino l’avvio è stato zoppicante. Ha impiegato troppo a prendere il ritmo, commettendo errori banali in impostazione. Uno di questi, mal gestito in fase di uscita, ha costretto De Roon a spendere il primo giallo: un episodio che ha pesato, considerando poi il rosso rimediato dal capitano.

IL PECCATO CAPITALE – L’Atalanta, dopo aver preso le misure all’attacco bianconero, sembrava avere il match in pugno: linee compatte, spirito di sacrificio e la sensazione di poter controllare fino alla fine. Poi, però, è arrivata la deviazione maldestra di Kossounou sul cross di Joao Mario, trasformata da Cabal nel gol dell’1-1. Un colpo di sfortuna, certo, ma anche la fotografia di una partita in cui la concentrazione non è rimasta costante per tutti i 90 minuti.

IL BASTONE E LA CAROTA – Sarebbe ingeneroso fermarsi solo agli errori: Kossounou ha anche messo in mostra interventi puntuali e la solita fisicità dominante nei duelli aerei. Ma in partite di questo livello, quando il margine d’errore è minimo, serve quella limpidezza di giocata che ancora fatica a garantire con continuità. Gli alti e bassi restano la sua grande zavorra.

IL PASSAGGIO DECISIVO – Juric ci crede, e non a torto: il difensore ha qualità rare. Ma per trasformarle in un patrimonio vero della Dea deve affinare la gestione mentale e ridurre al minimo i cali di attenzione. È lì che si misura la maturità dei grandi: non solo nella forza fisica o nella tecnica, ma nella capacità di essere affidabili sempre, anche sotto pressione. L’Atalanta ha bisogno del miglior Kossounou, quello che gioca semplice e lucido. Se riuscirà a fare questo step, errori come quelli di Torino resteranno solo un ricordo di passaggio nella sua crescita.

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Sezione: Primo Piano / Data: Dom 28 settembre 2025 alle 10:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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