DI GREGORIO, voto 6
Non può nulla sul diagonale secco di Sulemana che vale lo 0-1. Per il resto viene chiamato in causa di rado e risponde con la consueta sicurezza: attento sulle uscite alte e reattivo quando deve chiudere lo specchio.

GATTI, voto 5,5
Fatica nei duelli individuali, soprattutto quando si trova a fronteggiare Sulemana, che lo brucia in occasione del gol atalantino. Alterna buone chiusure a leggerezze che rischiano di costare caro.
dal 64’ JOAO MARIO, voto 6 – Non fa nulla di eclatante ma ha il merito di mettere in mezzo il cross che provoca l’errore di Kossounou sul quale Cabal trova il gol del pareggio. Ordinato e concreto.

BREMER, voto 6
Nei primi minuti è lui a togliere le castagne dal fuoco con un paio di chiusure decisive, tra cui quella su Ahanor. Nel corso del match perde un po’ di lucidità e Krstovic lo sorprende al 52’, anche se l’attaccante non capitalizza.
dal 76’ CABAL, voto 6,5 – Entra e diventa subito protagonista: approfitta dell’errore avversario e mette dentro la rete che evita la sconfitta. Primo gol in Serie A che può segnare la sua rinascita dopo mesi difficili.

KELLY, voto 6
Il suo rendimento è costante: pochi fronzoli, tanta applicazione. Prova anche a cercare gloria personale nel finale con una conclusione, segno della fiducia crescente.

KALULU, voto 6,5
Comincia a tutta velocità e al 2’ colpisce un palo che avrebbe potuto cambiare la partita. Tudor lo utilizza prima largo e poi più centrale: in entrambe le posizioni risponde presente, dimostrando duttilità e spirito di sacrificio.

KOOPMEINERS, voto 6
Per lui era una gara particolare contro la “vecchia” squadra. Non si risparmia: si piazza in regia cercando di dare ordine e coraggio ai compagni. Non incanta ma garantisce equilibrio e qualche recupero pesante.

THURAM, voto 6
Si vede a sprazzi, ma quando accelera mette in affanno la difesa atalantina. È lui a costringere De Roon al primo fallo da giallo. Un contributo non sempre continuo, ma mai banale.
dal 58’ MCKENNIE, voto 6 – Porta dinamismo e aggressività, anche se senza giocate decisive. Determinante nell’azione che induce De Roon al secondo cartellino.

CAMBIASO, voto 6,5
Tra i più vivaci della serata bianconera. Nel primo tempo prende spesso l’iniziativa, cercando sia lo sfondamento individuale sia l’assist per i compagni. Cala un po’ nella ripresa, ma resta uno dei più propositivi.

YILDIZ, voto 6
Talento e lampi non mancano, ma l’Atalanta trova quasi sempre il modo di contenerlo. Prova ad accendersi a tratti, senza però incidere davvero sulla partita. Deve imparare a rendere costanti i suoi guizzi.

ADZIC, voto 5
La prima da titolare in Serie A non è indimenticabile. Si costruisce una buona occasione al 16’ ma poi sbaglia troppo nella gestione dei palloni. Uno di questi errori porta direttamente al gol del vantaggio atalantino: pesa sulla sua valutazione.
dal 58’ VLAHOVIC, voto 5,5 – Non trova la giusta posizione e resta ai margini del gioco. Nel finale mette il fisico al servizio della squadra, ma la sua presenza è evanescente.

OPENDA, voto 5
Partita in ombra: gioca spesso sul filo del fuorigioco e quando ha la chance migliore parte oltre la linea. Troppo isolato, leggero nei contrasti, fatica a reggere il peso dell’attacco da solo.
dal 64’ ZHEGROVA, voto 6 – Porta vivacità al reparto offensivo. Dribbling e conclusioni lo rendono imprevedibile, anche se Carnesecchi gli dice di no in pieno recupero.

ALL. IGOR TUDOR, voto 6
La sua Juventus parte forte, ma si perde dopo il gol atalantino. Non riesce a invertire subito l’inerzia e la squadra appare bloccata per lunghi tratti. I cambi, però, si rivelano determinanti: Joao Mario crea l’azione del pari e Cabal firma il gol. Il punto è più figlio dell’errore avversario che delle sue mosse, ma la reazione di carattere nel finale è un segnale importante.

Sezione: Il Pagellone / Data: Sab 27 settembre 2025 alle 20:16 / Fonte: Lorenzo Casalino
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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