Quattro giornate, quattro vittorie: il Napoli di Conte continua a correre e guarda tutti dall’alto. Nove gol segnati, appena tre subiti: i numeri certificano la solidità della capolista, che ha piegato anche il Pisa al Maradona e allungato a +2 sulla Juventus. A differenza delle rivali, gli azzurri hanno certezze consolidate, soprattutto in mezzo al campo, il reparto migliore della Serie A. Qui Conte ha costruito la sua forza e, al momento, nessuno sembra in grado di intaccarla.

JUVE, FRENATA E NODI – L’1-1 di Verona ha confermato i limiti della Juventus di Tudor, apparsa fragile dietro (sette gol concessi tra Inter e Borussia Dortmund) e poco incisiva davanti. L’impatto dei nuovi acquisti è deludente: David, Openda, Zhegrova e Joao Mario non hanno ancora inciso. Koopmeiners, pagato a peso d’oro, resta l’ombra del giocatore visto all’Atalanta. In positivo, la crescita di Yildiz e i gol di Vlahovic da subentrato tengono la squadra in quota, ma affidarsi soltanto al talento di un giovane e alla vena intermittente del serbo non può bastare per puntare al titolo. Serve un salto di qualità nel gioco e nelle alternative.

MILAN RINATO – Se la Juve frena, il Milan accelera - fa il punto La Gazzetta dello Sport -. Dopo il ko con la Cremonese, Allegri ha blindato la difesa e trovato equilibrio. Il 3-0 a Udine contro l’Udinese ha mostrato una squadra brillante, dinamica e aggressiva come non si vedeva da tempo. L’effetto Modric è evidente: il croato detta i tempi, protetto dalla corsa di Rabiot e Fofana, un duo che gli garantisce libertà e permette al Milan di competere a centrocampo con il Napoli. E presto torneranno Leao e Nkunku, carte pesanti per accrescere il potenziale offensivo. Gli scontri diretti contro Napoli e Juve, prima della seconda sosta, diranno molto sulla reale consistenza dei rossoneri.

INTER TRA ALTI E BASSI – I nerazzurri hanno sei punti, la metà del Napoli, ma anche il miglior attacco del campionato con undici gol. Il problema non è la produzione offensiva, bensì la transizione da Inzaghi a Chivu. L’ex difensore ha portato principi nuovi – pressing alto e verticalizzazioni immediate – che hanno generato squilibri difensivi, ma anche entusiasmo. Contro il Sassuolo si è vista una squadra capace di creare tanto, ma ancora fragile dietro. La rosa resta da scudetto e il tempo può lavorare a favore di Chivu, purché arrivi subito continuità: le prossime due gare contro Cagliari e Cremonese non ammettono passi falsi.

QUADRO GENERALE – Dopo quattro giornate la Serie A presenta un Napoli già in fuga, un Milan in netta crescita e una Juventus che deve ancora trovare se stessa. L’Inter, intanto, corre dietro, ma ha i mezzi per rientrare. Le prossime settimane, con gli scontri diretti e un calendario più fitto, daranno una prima fotografia reale della corsa scudetto.

Sezione: Serie A / Data: Mar 23 settembre 2025 alle 09:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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