Il calcio italiano torna sull'orlo di una crisi che evoca fantasmi del passato. La vicenda Brescia, con la penalizzazione che potrebbe portare alla retrocessione delle Rondinelle e aprire una lunga battaglia giudiziaria, ricorda sinistramente il caos del campionato 2002/03, quando il Catania di Luciano Gaucci trascinò il sistema calcistico nelle aule di tribunale, portando la Serie B a 24 squadre.

IL PRECEDENTE CATANIA - Ventidue anni fa, la cadetteria venne sconvolta da un ricorso del Catania, retrocesso sul campo in C1. Il club etneo contestò l'utilizzo irregolare di un giocatore del Siena, scatenando una crisi senza precedenti tra giustizia sportiva e ordinaria. Dopo ricorsi e sentenze contrapposte, fu il TAR del Lazio a dare ragione ai siciliani, costringendo la FIGC a prendere una decisione senza precedenti: bloccare le retrocessioni e ampliare il campionato a 24 squadre. A beneficiarne furono, oltre al Catania, squadre come Genoa, Salernitana e Fiorentina.

L'INCUBO DI UNA SERIE B ALLARGATA - Tornando ai giorni nostri, la vicenda del Brescia rievoca pericolosamente quella situazione, con il club di Cellino pronto a una lunga estate di battaglie legali in caso di penalizzazione e retrocessione in Serie C. E sui social, tra tifosi e addetti ai lavori, torna prepotente la suggestione di una nuova Serie B ampliata, una prospettiva che farebbe certamente rabbrividire la FIGC, intenzionata a scongiurare un bis del caos di vent'anni fa.

LA POSIZIONE DELLA FIGC - La federazione è pronta a fare muro contro questa ipotesi: un campionato a 24 squadre, oggi come allora, rappresenterebbe una sconfitta organizzativa e di immagine. Tutto dipenderà dalle motivazioni della sentenza del Tribunale Federale Nazionale, che arriverà nelle prossime settimane. Solo allora si capirà se ci saranno davvero margini per un'estate di ricorsi e controricorsi destinata a paralizzare nuovamente il calcio italiano.

LA LEZIONE DEL PASSATO - La crisi del 2003 portò almeno a una chiara separazione tra giustizia sportiva e ordinaria, ma la memoria del caos organizzativo di allora resta ancora viva negli uffici della FIGC, che vuole evitare ad ogni costo una nuova paralisi. Stavolta, però, il "caso Brescia" rischia di riaprire antiche ferite.

Le prossime settimane saranno decisive per capire se la Serie B riuscirà a evitare il ritorno di uno spettro che sembrava sepolto. L'incubo dell'estate calda del 2003 è dietro l'angolo: il calcio italiano incrocia le dita, nella speranza che la storia non si ripeta.

Sezione: Serie B / Data: Dom 18 maggio 2025 alle 20:20
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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