Alla fine la Triestina ce l’ha fatta. La Serie C resta al sicuro dopo un doppio e deludente 0-0 contro il Caldiero Terme nel playout, ma questa salvezza strappata per il rotto della cuffia non può nascondere una stagione vissuta tra caos, penalizzazioni, errori tecnici e un ambiente spesso sull'orlo di una crisi di nervi.

SALVEZZA RISICATA - Il playout giocato contro il Caldiero Terme, una neopromossa giunta agli spareggi con un piazzamento peggiore in classifica, è stata l’ultima chance per gli alabardati. La Triestina ha ottenuto la permanenza in categoria grazie alla regola della miglior posizione in campionato, ma senza mai realmente convincere sul campo. Una vittoria morale molto risicata, che lascia aperte mille domande sul futuro.

STAGIONE NATA MALE E FINITA PEGGIO - Difficile definire positiva un'annata iniziata nel peggiore dei modi: a novembre, al momento del ritorno in panchina di Attilio Tesser, la squadra era desolatamente ultima con soli sette punti. E già quello sembrava un traguardo quasi impossibile da risalire. Tesser ha fatto quello che poteva, ottenendo risultati migliori rispetto ai predecessori, ma il disastro tecnico era ormai già servito.

ALLENATORI NELLA BUFERA - La gestione della panchina è stata uno dei grandi fallimenti stagionali: Pep Clotet e Michele Santoni si sono dimostrati completamente inadatti alla complessità della Serie C, con il club costretto addirittura a richiamare temporaneamente Geppino Marino per tamponare una crisi tecnica ormai irreparabile.

CASO KROLLIS, SIMBOLO DEL CAOS - L'episodio forse più eclatante è stato quello che ha visto coinvolto Raimonds Krollis: espulso per un intervento inspiegabile nella partita contro la Giana Erminio, l'attaccante lettone è stato addirittura strattonato pubblicamente da Clotet, in un momento di nervosismo generale che ha scatenato polemiche durissime. Le scuse tardive del tecnico catalano non sono bastate a placare l'ira della tifoseria, che ha puntato più volte il dito contro il direttore generale Alex Menta, ritenuto tra i principali responsabili della crisi.

PENALIZZAZIONE DECISIVA, MA NON DETERMINANTE - La penalità inflitta al club per irregolarità amministrative ha cambiato l'esito del campionato, obbligando gli alabardati a disputare il playout. Tuttavia, sarebbe sbagliato considerarla la causa principale della stagione negativa: i problemi tecnici erano ben più profondi e radicati, e la penalizzazione è stata soltanto la ciliegina amara su una torta già avvelenata.

Con la Serie C ancora in tasca, la Triestina ora deve guardare avanti e imparare dagli errori commessi. Questa salvezza sofferta deve essere il punto di partenza per una rivoluzione tecnica e societaria profonda. Ripetere gli stessi sbagli sarebbe il preludio a un altro fallimento annunciato.

Sezione: Serie C / Data: Dom 18 maggio 2025 alle 15:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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