Per la prima volta nella sua storia, l’Atalanta è stata protagonista al prestigioso gala del Pallone d’Oro, tenutosi al Theatre du Chatelet di Parigi. Il club bergamasco ha portato sul red carpet due rappresentanti d’eccezione: Ademola Lookman, classificatosi quattordicesimo nella corsa al Pallone d'Oro, e Gian Piero Gasperini, inserito nella rosa dei sei migliori allenatori del mondo per il Trofeo Cruijff. Una delegazione nerazzurra guidata dal direttore sportivo Tony D’Amico ha accompagnato i due candidati in un evento che celebra l’élite del calcio mondiale.
LOOKMAN TRA I PRIMI 15: UN TRAGUARDO STORICO
Lookman, primo calciatore dell’Atalanta a entrare nella lista dei migliori trenta per il Pallone d’Oro, ha ottenuto un notevole quattordicesimo posto, piazzandosi dietro a Dani Olmo e davanti a Nico Williams. Come riferisce L'Eco di Bergamo, questa posizione testimonia la crescita dell’Atalanta sulla scena internazionale, un club che si è ormai affermato tra le potenze emergenti del calcio europeo. Lookman, unico africano presente tra i candidati, ha attirato l’attenzione per la sua performance nella scorsa stagione, e resta il favorito per il prossimo titolo di Calciatore Africano dell’Anno, che verrà assegnato il 16 dicembre. Tra i rappresentanti della Serie A, solo Lautaro Martinez ha ottenuto un piazzamento migliore, chiudendo settimo.
GASPERINI TRA I MIGLIORI ALLENATORI DEL MONDO
Anche Gian Piero Gasperini ha vissuto una serata di grande soddisfazione, nonostante il Trofeo Cruijff per il miglior allenatore sia stato assegnato a Carlo Ancelotti, forte della sua quinta Champions League con il Real Madrid. La presenza di Gasperini tra i sei candidati al titolo è comunque un riconoscimento della sua lunga e innovativa carriera alla guida dell’Atalanta, che ha rivoluzionato la mentalità calcistica italiana e portato il club bergamasco a livelli di prestigio internazionale. «Essere qui è già un premio per tutta la squadra e per Bergamo», ha dichiarato Gasperini, sottolineando come la sua presenza a Parigi rappresenti il frutto degli sforzi di ogni componente della società.
LA POLEMICA DEL REAL MADRID: FLORENTINO DISERTA LA CERIMONIA
La cerimonia è stata segnata da un colpo di scena: il Real Madrid ha deciso di non partecipare all’evento dopo aver appreso che il favorito Vinicius Junior non avrebbe vinto il premio principale. Un segnale di protesta da parte del presidente Florentino Perez, che ha mandato il club spagnolo al centro delle critiche per aver scelto di boicottare l’evento. Ancelotti, che pure è stato premiato come miglior allenatore, e il Real Madrid, vincitore del titolo di Miglior Squadra dell’Anno, non erano presenti per ritirare i rispettivi riconoscimenti.
RODRI PALLONE D’ORO: UN PREMIO AL LAVORO DI SQUADRA
Il premio più atteso della serata è andato a Rodri, centrocampista del Manchester City e simbolo della Spagna campione d’Europa. Una scelta che riflette un cambiamento di prospettiva, premiando un calciatore che si distingue per il suo ruolo strategico e il suo spirito di squadra, e non per i gol o la spettacolarità. Rodri ha ricevuto il trofeo da George Weah, apparendo in stampelle a causa di un recente infortunio. Il verdetto dei cento giornalisti votanti ha quindi chiuso l’era dei super-bomber, mettendo in primo piano una figura meno appariscente ma essenziale.
UN PREMIO PER BERGAMO E PER TUTTA L’ATALANTA
La serata parigina ha regalato all’Atalanta una visibilità senza precedenti, confermando il salto di qualità del club nerazzurro. Per Bergamo, città divenuta simbolo del calcio italiano moderno grazie all'operato di Gasperini e ai talenti emergenti come Lookman, questa esperienza al Pallone d’Oro rappresenta già un trofeo. I tifosi possono orgogliosamente dire che, da oggi, l’Atalanta è parte dell’élite calcistica internazionale.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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