NAPOLI-MILAN 1-3
20' e 54' Ibrahimovic (M), 63' Mertens (N), 95' Hauge (M)
NAPOLI (4-2-3-1):
Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz (90' Elmas), Bakayoko; Politano (69' Petagna), Lozano (56' Zielinski), Insigne; Mertens. All. Gattuso
MILAN (4-2-3-1):
G. Donnarumma; Calabria, Kjaer, Romagnoli, T. Hernandez; Bennacer, Kessié; Saelemaekers (73' Castillejo), Calhanoglu (87' Krunic), Rebic (73' Hauge); Ibrahimovic (79' Colombo). All. Pioli (in panchina Bonera)
NOTE: Ammoniti: Bakayoko, Calabria, Rebic, Kessie, Mario Rui, Castillejo. Espulsi: Bakayoko
LA CRONACA
Splendida partita, quella del San Paolo: vince il Milan, partita giocata ad alti ritmi con numerose occasioni. Con il giocatore di maggior spessore a spostare gli equilibri: il solito, immortale, Zlatan Ibrahimovic.
Due squadre che si presentano con un 4-2-3-1 che promette spettacolo. Gattuso, privo della punta centrale Osimhen, lancia un quartetto di "piccoletti" Politano-Lozano-Mertens-Insigne, con l'ex della partita Bakayoko a fare filtro in mezzo assieme a Fabian Ruiz. Meret vince il ballottaggio con Ospina e si ripresenta tra i pali dopo due panchine consecutive in campionato. Bonera, in panchina a seguito della positività al Covid-19 sia di Pioli che di Murelli, ripropone Ante Rebic dall'inizio. Il croato non si vedeva dal 1' da quasi due mesi, precisamente dalla partita contro il Crotone dove poi si infortunò al gomito. Riprende posto Romagnoli al centro della difesa.
Partita spumeggiante sin dai primi minuti. il Milan si spaventa dopo 4' con Kjaer che nel tentativo di sventare in corner un'iniziativa partenopea si fa male. Il danese, dopo qualche minuto a curarsi, rientra in campo facendo tornare in panchina Gabbia, già pronto all'ingresso in campo. Rossoneri che che hanno il pallino del gioco almeno nelle prime battute dell'incontro con un Rebic ispirato e un Calhanoglu generoso, abile a fare entrambe le fasi. Al resto ci pensa Ibrahimovic. Lo svedese al 20' raccoglie un traversone dalla sinistra di Théo Hernandez e brucia sul tempo Koulibaly, battendo Meret.
Il gol subito sveglia il Napoli che inizia a guadagnare metri, arrivando a momenti di vero e proprio assedio alla porta rossonera: Donnarumma ci mette la sua manona e deve sfruttare tutti i suoi 196 cm per neutralizzare una conclusione di Mertens. Poi la buona sorte aiuta i rossoneri quando nella confusione dell'area di rigore, Di Lorenzo raccoglie una respinta del portiere calciando da pochi passi sulla traversa. Milan che per quanto arretri il proprio baricentro riesce a contendere la furia partenopea, con Kjaer al solito attento e un Kessié che fa leva sulla sua fisicità dando una mano ai centrali. E tanto basta al Milan per mantenersi in vantaggio nel primi 45'.
E nella ripresa arriva anche il raddoppio del Milan: al 54' Théo Hernandez recupera un pallone in difesa e verticalizza per Calhanoglu, che a sua volta trova il corridoio giusto per Rebic sulla destra. Il croato vince le resistenze di Manolas e crossa sull'out opposto dove trova il solito Ibrahimovic che ci mette il ginocchio destro per spingere il pallone in rete. Limitandoci alla Serie A e alle prime 8 giornate di campionato solo Gunnar Nordahl e Marco van Basten erano in doppia cifra. Ibra però di queste 8 giornate ne ha giocate appena 6. Ed è il 15° anno consecutivo in cui va in doppia cifra in campionato. Sulle ali dell'entusiasmo viene lanciato da Rebic e trova anche il terzo gol, ma è annullato per evidente fuorigioco. Al 63' Dries Mertens riapre la partita per il Napoli: Bakayoko vince un duello con Kessié e serve Zielinski, a sua volta per Mario Rui. Traversone basso del portoghese che trova Mertens, abilissimo a superare con una finta Romagnoli e superare in rasoterra Donnarumma.
Un gol che sposta nuovamente l'inerzia in favore dei padroni di casa ma due minuti dopo il gol della speranza Bakayoko si fa espellere per somma di ammonizioni. Anche se in inferiorità numerica i partenopei non si perdono d'animo, Ibrahimovic nel frattempo si fa male agli adduttori e deve abbandonare al 79'. Il suo sostituto, Colombo, nei minuti di recupero ha la palla dell'1-3 ma non è sufficientemente freddo. Lo è, da buon norvegese, Hauge: il giovane, anch'egli subentrato a pochi minuti dalla fine, supera in uscita Meret con un pallonetto e chiude la contesa. Milan primo, con merito. Dopo aver vinto contro l'Inter mette al tappeto un'altra contendente per il titolo. E adesso fa davvero sul serio. L'ultima volta che i rossoneri sbancarono il San Paolo era nella stagione 2010/11, finì 1-2 e segnò, indovinate un po', Ibrahimovic. Per la cronaca i rossoneri vinsero a fine stagione lo scudetto.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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