A questo punto della stagione ragioniamo sui tecnici, perché va così.
Il primo è Ancelotti Carlo da Reggiolo, che poi è il numero 1. Ma nel suo caso non parliamo di panchine o partite, giammai. Parliamo di attributi e “grandezza”, spirituale prima ancora che fisica. Quella, la grandezza, si misura in attributi, nella capacità di andare contro le solite quattro chiacchiere di facciata spesso imposte dal sacro mondo del pallone. Ebbene, l’altra sera, reduce dal ko del suo Real Madrid in campionato contro il Valencia, il buon Carletto si presenta ai microfoni bello cazzuto: “Oggi non voglio parlare di calcio, ma di quello che è successo qui. Uno stadio intero che grida scimmia a un giocatore (Vinicius ndr), non ho mai visto una cosa del genere. Sono molto calmo, ma quello che è successo oggi non dovrebbe succedere. C’è qualcosa che non va in questo campionato. L’arbitro avrebbe dovuto fermare la partita e avrei detto lo stesso se avessimo vinto 3-0”. Ancelotti avrebbe potuto fregarsene, oppure avrebbe potuto fare come fanno tanti altri “indignati per convenienza”. Invece era proprio incazzato e ha accusato senza tanti giri di parole il campionato che lo ospita. Ci vuole coraggio. Bravo Carlé, fossero tutti come te.
Il secondo è Simone Inzaghi da Piacenza, ex allenatore incapace, ora “lisciato” da tutti quanti. Che tristezza il calcio: perdi tre partite e sei “Scemone”, ne vinci altrettante (magari giocando peggio) e “io l’ho sempre detto che è un fenomeno”. Bah. Nessuno che guardi quel che accade in campo. E quel che accade in campo è chiaro come il sole: Inzaghi sa fare calcio, non solo ora che le cose vanno per il meglio, ma pure prima quando i suoi attaccanti sbagliavano gol da un centimetro. Ha detto così, ieri, Beppe Marotta: "Non abbiamo mai pensato, nemmeno per un secondo, quest'anno, di sostituire Inzaghi. È riuscito a rafforzare la sua posizione anche grazie alle prestazioni della squadra, che sono frutto ovviamente della sua guida tecnica. La sua conferma, parlando per percentuali, è pari al 100%. È e sarà il nostro allenatore anche il prossimo anno". Giustissimo così, a prescindere da quel che accadrà domani e figuriamoci il 10 giugno.
Il terzo è Luciano Spalletti da Certaldo. Sappiamo com’è la situazione: il tecnico campione d’Italia salvo colpi di scena (poco pronosticabili) lascerà il Napoli. La separazione è figlia dell’ormai celebre incontro della settimana scorsa tra tecnico e patron De Laurentiis. Sapete che c’è, va bene così. A tutti. E anche se non sembra. Luciano ha vinto portando al trionfo una squadra che non era programmata per arrivare lassù e, soprattutto, è stato un gigante per aver retto al rapporto con De Laurentiis (a differenza dei suoi predecessori). Per convincerlo a continuare serviva un lavoro psicologico più che economico, il patron gli ha mandato una Pec e lo ha perso definitivamente. Questo - parere personale - potrebbe essere un bene per tutti: il nuovo tecnico lavorerà con un gruppo che ha imparato a vincere, quello che se ne va eviterà di ritrovarsi in una situazione parecchio scomoda. Quale? Dover migliorare una stagione “quasi” ineguagliabile.
Il quarto è José Mourinho da Setubal, fenomenale nel conquistare la finale di Europa League, assai “mouriniano” ieri. Ha detto così: “La penalizzazione alla Juventus é uno scherzo: per noi, per loro, per tutti. Per me é compromessa la validità del campionato…”. Non ci sono riprove, ma la buttiamo là: se avesse battuto la Salernitana, non avrebbe detto nulla.
Il quinto e ultimo e Massimiliano Allegri da Livorno. È vero che gestire una stagione decisamente compromessa dalle questioni extra campo non è semplice, ma è altrettanto vero che la sua Juve - quella magari non bella ma sempre difficile da affrontare - è totalmente scomparsa. La prestazione con l’Empoli è inaccettabile a prescindere da tutto, la squadra ha giocato a un livello dilettantesco, i giocatori sembravano passanti messi in campo a casaccio. Gli ex dirigenti hanno fatto danni clamorosi fuori dal campo, lui che ha sempre trovato il modo di tenere il gruppo a galla… sembra più solo che mai.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
Altre notizie - Altre news
Altre notizie
- 02:05 Pietro Serina non ha dubbi: «Inter superiore, inutile recriminare. Djimsiti? Si perdona subito, in avanti è mancato il lavoro sporco di Scamacca"
- 01:16 Palladino: "Giocata alla pari contro la capolista. Samardzic? Peccato, meritavamo il pari"
- 01:15 Ederson: "Primo tempo di studio, poi la reazione. Contro la Roma serve solo vincere"
- 01:00 Esclusiva TAL'Atalanta applaude, ma il calcio è crudele: traditi da un regalo e da quel "rigore" sbagliato
- 00:55 DirettaPalladino in conferenza: "I dettagli ci hanno punito. Inter cinica, a noi è mancata la perfezione"
- 00:45 Esclusiva TAAtalanta, le pagelle: Djimsiti giornata da dimenticare, Samardzic errore imperdonabile. Carnesecchi evita il tracollo
- 00:40 ZingoniaInfermeria Dea - Si valuta Zappacosta in vista della Roma: i dettagli
- 00:30 Palladino a DAZN: "Djimsiti? Un errore non cancella il valore. Questa sconfitta ci farà crescere, ci è mancato il guizzo finale"
- 00:30 La moviola: La Penna "all'inglese", ma il VAR fa gli straordinari: tre gol annullati, tutti giusti
- 00:15 Calciomercato DeaL'ad Luca Percassi a tutto campo: "Palladino? Ha riportato entusiasmo. Palestra via a gennaio? Ecco come stanno le cose"
- 00:03 DirettaEderson allontana le sirene e blinda la Dea: "Inter? No, il mio futuro è portare Bergamo in alto"
- 23:27 Chivu si gode la vetta e gela Conte a DAZN: "Le sue parole? Non mi interessano. Qui nulla è scontato"
- 23:13 Inter, Lautaro: "Regalo per i tifosi, ma lasciate stare Pio: è il futuro dell'Italia"
- 23:12 Esposito, l'assist-man che ha gelato Bergamo: "Quella palla a Lautaro? La scelta giusta"
- 23:09 Inter, Luis Henrique si gode il blitz: "Vittoria che significa tantissimo. L'Inter deve mirare in alto"
- 23:02 Ferrara incorona l'Inter e il suo Re: "Vittoria da grande squadra, ma Lautaro è di un altro pianeta"
- 23:01 Toni rende onore alla Dea: "L'Inter ha sofferto perché l'Atalanta è una grande squadra"
- 22:50 Il Toro scrive la storia a Bergamo: 166 volte Lautaro, ora Boninsegna è nel mirino
- 22:46 Inter, le pagelle: Lautaro graffia, Akanji è un muro invalicabile. Chivu, scacco matto
- 22:43 La dura legge del Toro: Lautaro punisce l'errore di Djimsiti, Samardzic spreca il pari nel finale
- 22:42 Atalanta-Inter 0-1, il tabellino
- 22:38 DirettaRivivi ATALANTA-INTER Frana Gomme Madone 0-1 (65' Lautaro)
- 22:11 Pio Esposito entra e manda in gol Lautaro: Inter avanti a Bergamo al 65', grave errore di Djimsiti
- 21:48 Ultim'oraZappacosta out, stop per l'esterno all'intervallo: affaticamento al flessore
- 21:35 DirettaPhotogallery Frana Gomme Madone, gli scatti più belli della sfida Atalanta-Inter
- 21:32 Inter arrembante, Carnesecchi monumentale e il Var salvano la Dea: 0-0 all'intervallo
- 20:30 Bergomi avvisa l'Inter: "Thuram non è al top, a Bergamo serve personalità. Sull'esterno è l'ultima chiamata"
- 20:09 Zappacosta a DAZN: "Le statistiche non scendono in campo. Palladino? Ci ha ridato la vita"
- 20:00 Bologna frenato nel derby: col Sassuolo è solo 1-1. Fabbian illude, Muharemovic punisce
- 20:00 Inter, Thuram prima della battaglia: "Scontri diretti? Non ci pensiamo, conta solo che funzioni"
- 19:59 Dubai si inchina a Dembélé: il Globe Soccer Award è suo. "Le difficoltà? Ho continuato a lavorare"
- 19:59 Top 11 IFFHS 2025: Donnarumma unico italiano, dominio PSG. Dembélé re del mondo
- 19:31 UfficialeAtalanta-Inter, le formazioni ufficiali: Pasalic dal 1', Djimsiti recuperato
- 19:26 FOTO - Le ultime dalla New Balance Arena
- 17:00 Hojlund versione uragano, il Napoli rompe il tabù: allo Zini è dominio azzurro nel segno del danese
- 16:03 DirettaDIRETTA GOL TA - Segui in tempo reale le gare della 17esima giornata
- 16:00 Coppa d'Africa, risultati e classifiche dei gironi aggiornate
- 15:52 Colpo di scena a poche ore dal via: Chivu spacca la "ThuLa", a Bergamo scocca l'ora del baby gigante?
- 15:32 Probabili formazioniAtalanta-Inter, le probabili formazioni: Kamaldeen mossa a sorpresa?
- 15:30 Gazzetta - Duello ad alta tensione in mezzo al campo: Ederson sfida il "regista-bis", ma la trappola per l'Inter ha un nome croato
- 15:19 PodcastTutti pazzi per Palestra: il gioiello in prestito che vale la Nazionale e un futuro da big
- 15:15 Esclusiva TAESCLUSIVA TA - Costantino (FcInterNews.it): "Atalanta guarita, ma l'Inter vuole l'anno davanti a tutte. Lookman rimpianto, Palestra obiettivo reale"
- 15:00 Calciomercato DeaDea, che déjà-vu: Palestra come Kulusevski, è già asta da 40 milioni. Sirene inglesi e big d'Italia in fila
- 15:00 Derby a stelle e strisce, ma a due velocità: l'Inter festeggia l'utile, noi insegniamo come si fa da dieci anni
- 15:00 VideoLookman protagonista in Coppa d'Africa, la Nigeria vola agli ottavi: per la Dea notizia agrodolce! E il Galatasaray annusa l'intesa con Osimhen
- 14:45 Il Diavolo alza la voce e si prende la vetta: Nkunku si sblocca, Verona travolto a San Siro
- 13:30 ZingoniaPalladino scioglie le riserve: Djimsiti stringe i denti e risponde presente. Ecco la lista anti-Inter
- 12:00 Atalanta-Inter: 3 punti per lotta Europa e titolo
- 11:30 Napoli a Cremona per superare l’Inter
- 11:00 Bologna-Sassuolo Derby emiliano
