Scott McTominay domenica pomeriggio ha realizzato il gol dell'1-0 per la terza volta in undici partite di campionato. Arrivato dal Manchester United, sul finire di agosto, il centrocampista scozzese è quasi immediatamente diventato un perno della squadra di Antonio Conte. Un quarto d'ora col Cagliari subito dopo la sosta di settembre, poi sempre in campo e mai sostituito perché sostituirlo - trovare un altro giocatore come lui - è pressoché impossibile.
Nelle ultime ore è scattato il paragone con Arturo Vidal. Anche lui nella Juve di Conte era calciatore essenziale, ma parliamo di giocatori non propriamente sovrapponibili. Anche con parabole calcistiche differenti. Conte oggi si gode lo scozzese e domenica, dopo la vittoria contro il Torino figlia di un suo gol, ha detto e non detto sul suo arrivo: "Non era facile fargli lasciare Manchester, dove non era più protagonista, per venire a giocare in una squadra che non disputa le coppe europee. Poteva viverlo come un passo indietro, un declassamento nella sua carriera. Sia chiaro: io non chiedevo nessun profilo per venire a Napoli, ho accettato per la piazza. Non ho imposto condizioni, non ce ne sono. Anche se continuo a sentirlo. È inevitabile che se poi mi chiedono di rinforzare la squadra cerco di non sbagliare i calciatori".
Conte però McTominay l'aveva chiesto eccome. Il primo contatto telefonico tra il tecnico leccese e il centrocampista scozzese è datato fine luglio ed è arrivato al termine di un lavoro di scouting portato avanti dallo stesso allenatore. E' il nuovo tecnico del Napoli durante i primi approcci nel mondo partenopeo a suggerire il nome di McTominay, a far drizzare le antenne a Giovanni Manna che a quel punto si è attivato e ha contattato il Manchester United. A sorpresa, in quella chiamata è arrivata un'apertura dei red devils. "Non è un giocatore essenziale per ten Hag", il sunto della risposta arrivata dall'Inghilterra. La trattativa è iniziata così, ma poi ci sono stati altri passaggi essenziali, tutt'altro che banali, che hanno portato alla fumata bianca. Ad esempio, il dietrofront su Marco Brescianini.
E' il 13 agosto quando il Napoli fa sbarcare il centrocampista allora in forza al Frosinone a Villa Stuart per le visite mediche: sembra tutto fatto, ma Brescianini che aveva costi nettamente inferiori rispetto a McTominay non convinceva tutti. Soprattutto non convinceva fino in fondo Conte. E allora quando l'Atalanta rilancia il Napoli ha già fatto un passo indietro. Occhio alla tempistica: Brescianini si è trasferito all'Atalanta nella settimana precedente alla prima giornata di campionato. E proprio in quel turno di Serie A, arrivato dopo una stentata vittoria ai rigori in Coppa Italia contro il Modena, il Napoli ha incassato una bruttissima sconfitta a Verona contro l'Hellas che ha cambiato gli scenari.
Conte subito il 3-0 al Bentegodi ha fatto la voce grossa: voleva gli acquisti e li voleva al più presto. Non voleva più aspettare la cessione di Osimhen per finanziare il mercato in entrata (cessione a titolo definitivo che poi non ci sarà) e ha chiesto a De Laurentiis di investire. Il presidente nei giorni successivi lo accontenterà: non voleva rompere il giocattolo ancora prima di costruirlo e ha dato l'ok a Manna per esaudire le richieste dell'allenatore.
Il martedì successivo alla sconfitta contro il Verona, la trattativa con lo United era di nuovo in piedi dopo un paio di settimane di stand-by. Ma per arrivare alla chiusura è servito ancora un po' di tempo, un altro rilancio. Soprattutto la volontà di McTominay di cambiare aria e campionato. In Premier League tutti sapevano che lo scozzese sarebbe potuto partire con la giusta offerta, ma solo il West Ham si è mosso seriamente per acquistarlo. Non un top club, non una sfida allettante. E allora per settimane il calciatore ha chiesto a Colin Murdoch, suo procuratore, di concentrarsi sulla trattativa col Napoli.
Manna superato Ferragosto ha avanzato una prima proposta: ventidue milioni più quattro di bonus. Non sono bastati. Il Manchester United che s'era detto disponibile a cedere il suo centrocampista ha nel frattempo alzato un po' la posta. Lo vendeva, non lo svendeva. E allora per la chiusura dell'operazione si è arrivati quasi al gong finale, la definitiva fumata bianca è datata 30 agosto 2024.
"Benvenuto Scott!", il tweet di De Laurentiis che per chiudere l'operazione ha dovuto rilanciare: 25 milioni di euro più cinque di bonus. Operazione economicamente importante, anche perché si parla di un giocatore che domenica compirà 28 anni. Un affare in stile Lukaku, che però ha dotato il Napoli e Antonio Conte di un calciatore in grado di far subito la differenza.
Quattro gol, leadership, tanta corsa e altrettanta qualità: oggi il resoconto a grandi linee è questo qui. McTominay in tre mesi è già diventato uno dei più forti centrocampisti del nostro campionato. Sugli stessi livelli dei migliori, dei vari Barella, Reijnders, Ederson o Calhanoglu. Difficile metterli in fila...
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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