Lo devono aver pensato, la sera di Monaco, ma già nella notte di Parigi, al PSG, che abbandona mestamente la Champions League, dopo essere stato messo KO dal Bayern, un KO no contest.
Lo devono aver pensato anche a Londra. Nello stadio pieno di luci e vuoto di anima, mentre si avvicinano alla fine della stagione, fuori anch’essi dalla competizione europea dove agli avversari del Milan hanno lasciato il controllo del campo e delle aree, senza mai una volta impensierire Maignan.
Lo devono aver pensato anche in Italia, a Milano, visto che per il dopo Conte qualche intermediario aveva fatto il suo nome alla dirigenza e a Torino dove, fosse ancora al comando Giampiero Boniperti, sarebbe proprio lui, allenatore di origini piemontesi, il tecnico della Juventus.
È nei pensieri di tanti, oggi, Mauricio Pochettino, nei “si dice” anche in quelli di Florentino Perez che non digerisce la visione della classifica della Liga, anche se il Real Madrid guidato da Carlo Ancelotti vola in Champions, dopo averla vinta l’anno passato (ma alla Casa Blanca funziona così: quando dai 99 e non 100, non è sufficiente).
È legittimamente nei pensieri di tanti. Almeno di quelli che ricordano che l’eliminatoria più complicata del Madrid poi campione è stata proprio quella contro la squadra della capitale francese, che ha dominato 150 minuti su 180, e che dopo l’errore o il mezzo fallo su Donnarumma, tutto è cambiato (“il momento più complicato del cammino verso la finale è stato con il PSG, a un certo punto abbiamo pensato che fosse impossibile eliminarli” ha detto a trofeo sollevato il cerebrale Casemiro). Anche chi ha buona memoria e un minimo di competenza riconosce che la stagione migliore di Kylian Mbappé è stata quella con l’argentino in panchina, ed è stato proprio Poch a liberarlo da un complesso mentale che poteva rallentare il suo enorme talento.
La conferenza stampa dell’altro giorno di Antonio Conte ha fatto parecchio rumore: “Qui non sono abituati a giocare per qualcosa di importante. Non vogliono giocare sotto pressione, non vogliono giocare sotto stress. La storia del Tottenham è questa da 20 anni, non hanno mai vinto”, ha detto l’allenatore italiano. A quei vent’anni poteva anche aggiungerne altri, e in fatto di mentalità è opinione diffusa che sia proprio il tallone d’achille degli Spurs. Che però una sola volta sono arrivati a un passo dal vincere la Champions League, perdendo solo in finale dal Liverpool di Klopp. E in panchina c’era Pochettino, che aveva costruito attorno al genio di Eriksen una squadra credibile trasformando tanti giocatori anche sul piano mentale.
Mauricio Pochettino, ti accorgi quando non c’è più, è un manager moderno e di altissimo livello.In Inghilterra si è fatto apprezzare al Southampton prima e al Tottenham poi, non solo per i modi educati, ma per la sua capacità di creare valore, aggiungendo valori, lui che, non a caso, qualifica Marcelo Bielsa come un “secondo padre” (il Loco lo scoprì e lo fece debuttare nel suo Newell’s).
Nell’anno della cavalcata di Champions con gli Spurs dove fece fuori anche l’Ajax dei miracoli di Ten Hag che aveva gli scalpi di Juventus e Real Madrid, ha detto in una stupenda intervista sul Pais: “L’obbiettivo è vincere, d’accordo. Ma il tema è anche il come vincere. Dobbiamo aiutare il club a sviluppare i suoi progetti e quindi a lasciare dentro ai giocatori non solo il calcistico che tentiamo di insegnargli, come posizionarsi in campo o come interpretare questa o quella situazione, a migliorare tecnicamente e fisicamente. Dobbiamo lasciargli però anche una certa pace, che il mondo non gli dà. Non sono molti gli uomini che vivono in pace con se stessi. Il nostro approccio è prima di tutto umano e poi calcistico: le nostre riunioni di inizio anno, infatti, riguardano il lato umano e il lato sportivo, sono divise in due parti, con una attenzione particolare per il primo aspetto. Qui sta il successo. Il lavoro che facciamo ha una responsabilità enorme. Non riguarda quindi solo un'impresa che deve ottenere risultati economici, che ovviamente devono essere bilanciati con quelli sportivi, ma non possiamo permetterci di lasciare da parte l’aspetto umano. Non usiamo i nostri calciatori come fossero un divano, una sedia, un computer: i giocatori sono persone, con i loro problemi e le loro emozioni. È importante per loro ma è anche importante per il club questa attenzione e questa formazione".
Così si crea valore, così si gettano basi per progetti a medio-lungo termine, così si programma. Ecco quindi il progetto, ecco quindi il lavorare dentro e fuori dal campo per costruire il giusto percorso per Mbappé, che è più importante di un titolo vinto (peraltro nella sua prima mezza stagione, Poch prende il posto di Tuchel con la squadra al terzo posto). Dopo alcuni anni di Tottenham, i giornali inglesi evidenziavano come degli ultimi 29 debuttanti nella nazionale inglese, ben 12 arrivavano da squadre gestite da Pochettino. Lavoro e formazione. Cultura e attenzione.
Il calcio di questi anni, con gli allenatori manager, l’idea di progetti a lungo termine ambiziosi e che coinvolgono il pubblico, che chiede di essere ascoltato e rispettato, e non solo con la proposta calcistica, necessita di uomini come Mauricio Pochettino. Il proprietario del Tottenham Levy, quando parlava del suo tecnico, lo vedevi con gli occhi luccicanti. Aveva compreso la portata dell’uomo, che si mescolava perfettamente a quello che voleva dal Tottenham. Oggi i bookmakers danno proprio il Poch come il principale candidato alla successione di Antonio Conte sulla panchina degli Spurs. Non è nostalgia, è sguardo verso il futuro. Tocca pensare così, ma non è il solo a farlo. Poch è giustamente tornato di moda. Lo dice il calcio.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
Altre notizie - Altre news
Altre notizie
- 08:00 Atalanta, attesa per l'orario con il Genoa: oggi la decisione ufficiale
- 07:15 ZingoniaToloi stop, stagione finita? E il suo futuro in nerazzurro…
- 07:15 Roma furiosa, VAR protagonista: ecco perché è stato revocato il rigore
- 07:00 Il personaggio - Sulemana, una rete che vale oro: 143 minuti per entrare nella storia
- 07:00 L'Atalanta vola oltre quota 100: Gasperini scrive un'altra pagina di storia
- 06:45 L'Atalanta mette le mani sulla Champions: Gasperini piega Ranieri con Sulemana protagonista
- 06:00 13 maggio 2017 – Atalanta-Milan 1-1, ritorno in Europa dopo 26 anni
- 05:01 PRIME PAGINE - Le aperture dei quotidiani sportivi di martedì 13 maggio
- 03:30 FOTO - "Le tue rovesciate la nostra favola più bella": l'emozionante omaggio della Curva Nord per Oliviero Garlini
- 03:00 La Curva Nord omaggia Riccardo Claris: "Rimbomba nel silenzio la tua assenza"
- 03:00 VideoDe Roon stonato canta l'inno d'Europa, ma il coro nerazzurro è un capolavoro collettivo
- 02:28 Atalanta ancora in Champions, cinque su nove con Gasperini. E ora che si fa?
- 02:15 VideoTASPORT24 - ATP Roma, Sinner vola agli ottavi, battuto De Jong in due set. Gli highlights
- 01:00 Esclusiva TASulemana, il talento della pazienza
- 00:30 Esclusiva TATA - Genoa-Atalanta verso l’anticipo: probabile sabato sera alle 20.45
- 00:15 Semaforo giallo - Djimsiti ammonito: diffidato, salterà la sfida col Genoa
- 00:15 Lookman: "Grande notte da celebrare, ho fatto di tutto per essere in campo"
- 00:05 Sulemana: "Contentissimo per questo gol, ecco cosa mi ha detto Gasperini"
- 00:00 DirettaGasperini celebra la quinta Champions in conferenza: "Questa qualificazione è l'ennesimo capolavoro"
- 00:00 Atalanta in Champions League, quinta volta nella sua storia. Sempre con Gasperini
- 23:59 Atalanta-Roma, Lookman premiato MVP della serata Champions
- 23:55 Esclusiva TATA, Le pagelle - Lookman decisivo, Sulemana è l'uomo Champions
- 23:55 De Roon a Dazn: "La Champions non era scontata, mi sono pure emozionato"
- 23:50 Esclusiva TAVolti nerazzurri Frana Gomme Madone - Ecco le foto dei tifosi atalantini al Gewiss Stadium per Atalanta-Roma
- 23:45 L'Arabia Saudita tenta Lionel Messi: riaperte le trattative per portarlo in Asia
- 23:45 Gasperini si gode la Champions a Dazn: "Questa Atalanta è straordinaria"
- 23:42 VideoAtalanta-Roma 2-1, gol & highlights
- 23:40 Calvo lascia la Juventus: confermate le dimissioni. Ipotesi Premier League
- 23:35 DirettaDe Roon e il sogno Champions in conferenza: "Mai scontato, questo gruppo è speciale"
- 23:29 Ranieri abbandona l'intervista, Roma contro l'arbitraggio: non parleranno altri tesserati
- 23:13 Dea in Champions, resta un posto: i calendari della corsa all'Europa a confronto
- 23:11 DirettaRoma, Ranieri in conferenza: "Sul rigore perché il Var interviene? Questo mi manda ai pazzi. Sulemana? Mi mangio le mani, perchè... "
- 23:10 L'Atalanta, sogno Champions realtà: ufficiale la quinta qualificazione europea!
- 23:07 Ranieri, sfogo sul VAR a DAZN: "Rigore revocato? Vogliamo solo chiarezza"
- 23:03 DAZN, la moviola di Marelli sull'episodio Konè-Pasalic: "Contatto minimo, il calcio di rigore è una questione seria"
- 23:02 Serie A, domani il programma della 37^ giornata: nove gare domenica alle 20.45
- 23:01 Roma, Ranieri furioso per il rigore tolto: "Era netto, perché è intervenuto il VAR?"
- 22:55 DirettaPhotogallery Frana Gomme Madone, gli scatti più belli della sfida Atalanta-Juventus
- 22:53 Le pagelle della Roma - Koné giocatore totale, gli manca solo il gol. Rensch troppo olandese
- 22:45 Serie A, la classifica dopo la 36^ giornata: Atalanta, è (anche) un favore alla Juve
- 22:44 Atalanta-Roma 2-1, il tabellino
- 22:41 La Roma perde dopo 19 partite ed è un ko che pesa: 2-1 Atalanta che vale un'altra Champions
- 22:38 DirettaRivivi ATALANTA-ROMA Frana Gomme Madone 2-1 (9' Lookman, 32' Cristante, 76' Sulemana)
- 22:17 Sulemana fa esplodere il Gewiss Stadium: bomba da 30 metri, Svilar è battuto
- 21:47 Roma, Shomuodov al 45': "Ranieri ci ha detto di giocare più vicini, restiamo compatti"
- 21:44 Niente Como, Davide Ancelotti a un passo dai Rangers. Ma prima c'è il Brasile
- 21:36 Atalanta e Roma danno spettacolo: al 45' è 1-1, ma sono tantissime le occasioni sbagliate
- 21:23 Atalanta-Roma torna in equilibrio: Cristante insacca su invito pennellato da Soulè
- 21:00 Atalanta-Roma, le due curve di casa in silenzio in segno di rispetto per Riccardo Claris
- 21:00 Atalanta in vantaggio contro la Roma: Lookman punisce Svilar, è 1-0