Il modello Juventus è perfetto e potrebbe essere la soluzione buona per tutti. Il comunicato di sabato sera ha aperto a nuovi scenari. Complimenti ai calciatori e a Sarri che hanno accettato il progetto Agnelli ma, oltre il comunicato ufficiale, ci sarebbe da capire qualcosa in più. La Juventus è una società quotata in borsa e il modello applicato per questo stato di crisi va capito bene perché potrebbe essere utilizzato da altre società. Premessa: il bilancio delle squadre di calcio chiude al 30 giugno e non come tutte le altre aziende (la maggior parte) al 31 dicembre. Avere un disavanzo di oltre 90 milioni su questo bilancio avrebbe messo a serio rischio l'equilibrio bilancistico del club. Il costo azienda della rosa è di circa 360 milioni di euro, il risparmio è un terzo se consideriamo le famose 4 mensilità di rinuncia. E si arriva ai 90 milioni di euro tra ingaggi e contributi. Dal comunicato, però, non si evincono due passaggi fondamentali. La domanda che poniamo è la seguente: i calciatori della Juventus rinunceranno per sempre a 4 stipendi o saranno recuperati sul prossimo bilancio? Questo significherebbe che non li prenderebbero adesso ma potrebbero passare alla cassa a luglio, agosto o settembre. Rinunciano ad una mensilità e mezza ma le altre due mensilità e mezza le prenderanno a prescindere dalla ripresa del campionato? Un fattore che potrebbe aiutare sarebbe la ripresa del campionato con atterraggio su luglio. Perché? Sarebbe giustificata la competenza mensile sul prossimo bilancio. Domande lecite, al netto del grande gesto che hanno fatto Sarri e i calciatori della Juventus e alla lungimiranza del club bianconero. Il giro d'affari del calcio italiano, tra professionisti e dilettanti, è stimato sui 5 miliardi di euro. Nella scorsa stagione Serie A, B e C hanno prodotto 3,8 miliardi tra diritti tv, botteghino, plusvalenze e introiti commerciali. Il 77% del totale. La serie A il prossimo 1 Maggio deve riscuotere 230 milioni dell'ultima tranche delle sei previste dei diritti tv. Sky, Dazn e Img per i diritti esteri. Ovviamente si aprirà un contenzioso non banale in quanto, giustamente, senza prodotto i broadcasters non sono tenuti a versare l'ultima tranche. Con il blocco anticipato la serie A vedrebbe andare in fumo 280 milioni di euro. Altri incassi a forte rischio: 150 milioni per la LND, 32 milioni per la B, e 38 milioni per la serie C. In questo sono inclusi 45 milioni di mutualità per le serie minori senza introiti dei diritti televisivi per la serie A.
Giorni caldi nella trattativa Stato-Federazione. Tra i vari punti, uno dei più caldi è l'abolizione del punto 9 del decreto dignità. Ovvero consentire alle società di calcio e all'editoria di poter riaprire la pubblicità delle scommesse sportive. Un decreto assurdo che, lo scorso luglio, ha tagliato le gambe al calcio italiano (e non solo) portando le società di betting ad investire nel resto d'Europa. Come il Governo ammazza lo sport e le aziende italiane. Gravina ha colto la palla al balzo e chiede, supportato da Lega Calcio e Coni, la sospensione per almeno un anno del decreto dignità legato alle sponsorizzazioni. Ottima idea, da chiudere quanto prima nonostante il Ministro dello Sport Spadafora si stia confermando il primo ostacolo per lo sport e soprattutto per il calcio. L'appoggio di Malagò è importante. Fondamentale. Facciamo chiarezza: il giro d'affari delle scommesse legate al calcio porta nelle casse dello Stato circa 220 milioni di euro all'anno. La Federazione chiede l'1%-2% di questa cifra da destinare alla FIGC. Richiesta giusta e legittima. Nelle ultime ore, però, si era sparsa la voce che Gravina avrebbe portato al tavolo del Governo un'altra proposta: ulteriore tassazione, oltre quella statale, per le società di betting che consentirebbe alla FIGC di incassare circa 100 milioni. Falso! Se così fosse, sarebbe un clamoroso autogol di Gravina e De Siervo che non devono indebolire il mondo del betting già falcidiato dal decreto dignità e dalla chiusura dei PVR (punti vendita ricarica) ma sfruttarlo facendo aumentare il giro di affari. Una ulteriore tassazione porterebbe i bookmakers a scappare definitivamente dall'Italia. Chiariamo a tutti un concetto: i country manager italiani hanno potere su cosa e dove investire. I budget li decidono dalla casa madre: Londra, Malta etc etc... Se dalla casa madre non arrivano soldi per l'Italia, c'è poco da mungere ad una mucca che ha perso già troppo latte in questi ultimi anni. Vanno abolite le restrizioni e la FIGC deve aprire un tavolo con l'associazione Logico per portare soldi nelle casse dei club. Le sponsorizzazioni senza pubblicità all'editoria non hanno alcun valore. Va abolito l'intero punto e vanno sfruttati i mercati esteri per riportare i soldi in Italia e cercare di togliere sponsorizzazioni a Premier, Liga e Bundesliga.
A parlare siamo tutti bravi; proviamo allora a portare delle proposte sul tavolo dei potenti. Premessa: stiano attenti i Presidenti di serie D a non abboccare alle iniziative di un singolo Presidente che per interesse personale prova a coinvolgere altri club. Non firmate nulla e non cadete in trappole. Ci pensa il Dipartimento a tutelare tutti, come fatto finora. Le classifiche disegnate ad interesse personale le vorremmo tutti ma in anarchia funziona così. In un Paese civile no.
Serie D, unica soluzione per chiudere la stagione senza sognare di riprendere dal calendario interrotto. Sarebbe un'utopia. Inoltre il Presidente Cosimo Sibilia, con la lungimiranza dell'Avvocato Barbiero, dovrebbe prendere in seria considerazione il prossimo anno il blocco della regola degli under. I calciatori di serie D saranno figli di nessuno. Perderanno tanti soldi e non sono tutelati dai club, da Lega, Figc, Aic o Inps. Il prossimo anno, gli under dovranno essere gli stessi di questa stagione, senza scalare di un anno. Quindi andranno confermati under i 99 (1), i 2000 (2) e i 2001 (1). Proposta che il Dipartimento dovrà seriamente prendere in considerazione.
Come chiudere la stagione 2019-2020? Quasi impossibile... ma ci proviamo:
Play off e Play out per decidere promozioni e retrocessioni
Sosta forzata nei mesi di Aprile e Maggio
Play off e play out distribuiti nel mese di giugno, con finestra massima entro il 15 luglio. Con questo schema si evita luglio, chiusura attività il 28 giugno 2020.
Si salvaguardano anche i rimborsi dei calciatori che perderebbero marzo e aprile ma si garantirebbero giugno.
PLAY OFF
Parteciperanno le squadre che alla classifica attuale saranno posizionate come: 1^, 2^, 3^, 4^, 5^, 6^, 7^
Regolamento:
1^ salta primo turno play off
2^ vs 7^ andata e ritorno. Gara di andata su campo della 7^, ritorno in casa della 2^. In caso di parità al termine dei 180 minuti regolari passerà la squadra meglio posizionata in classifica
3^ vs 6^ andata e ritorno. Gara di andata su campo della 6^, ritorno in casa della 3^. In caso di parità al termine dei 180 minuti regolari passerà la squadra meglio posizionata in classifica
4^ vs 5^ andata e ritorno. Gara di andata su campo della 5^, ritorno in casa della 4^. In caso di parità al termine dei 180 minuti regolari passerà la squadra meglio posizionata in classifica
Turno successivo: GARA 1 la prima in classifica affronterà la squadra (peggio posizionata in campionato all’interruzione della stagione regolare)
GARA 2 accoppiamento deciso in base al sorteggio presso la LND e in diretta sui social LND
Le gare si disputeranno in due partite di andata e ritorno. Andata sul campo della squadra peggio posizionata in classifica nella regular season. Ritorno sul campo della migliore posizionata nella regular season. Al termine dei 180 minuti non sono previsti supplementari ma passa la squadra meglio posizionata in classifica di regalare season.
Finale: Gara secca in campo neutro: In caso di parità dei 90 minuti si andrà ai supplementari. In caso di ulteriore parità si andrà ai calci di rigore.
SQUADRA VINCITRICE PROMOSSA IN SERIE C 2020-2021
PLAY OUT
Parteciperanno le squadre che alla classifica attuale sono posizionate come: 11^, 12^, 13^, 14^, 15^, 16^, 17^, 18^ (girone a 18) /
13^, 14^, 15^, 16^, 17^, 18^, 19^, 20^ (se girone a 20)
Gare di andata e ritorno. Partita di andata da disputare sul campo della squadra peggio posizionata nella classifica della regular season. Gara di ritorno da disputare sul campo della meglio posizionata in classifica durante la regular season.
Al termine dei 180 minuti, in caso di parità, retrocederà la squadra peggio posizionata in classifica al momento dell’interruzione del campionato.
DATE PLAY OFF:
PRIMO TURNO: 31 MAGGIO E 7 GIUGNO
SEMIFINALI: 14 GIUGNO E 21 GIUGNO
FINALE: 28 GIUGNO
DATE PLAY OUT:
PARTITA DI ANDATA: 14 GIUGNO
PARTITA DI RITORNO: 21 GIUGNO
FINALE DI COPPA ITALIA: MERCOLEDI 24 GIUGNO
*LE SQUADRE DI META’ CLASSIFICA CHE NON SARANNO COINVOLTE AI PLAY OFF O PLAY OUT CHIUDERANNO LA STAGIONE ANTICIPATAMENTE. LE SOCIETA’ AVRANNO DIRITTO DI SOSPENDERE IL RIMBORSO SPESE AL MOMENTO DELL’ULTIMA GARA DISPUTATA. MERCATO APERTO AD APRILE: LE SQUADRE COINVOLTE NEI PLAY OFF E NEI PLAY OUT AVRANNO UN MESE PER FARE MERCATO. SESSIONE APERTA SOLO IN ENTRATA E NON IN USCITA, CON LA POSSIBILITA’ DI INGAGGIARE SOLO CALCIATORI PROVENIENTI DA SQUADRE CHE HANNO VISTO LA PROPRIA STAGIONE CHIUSA ANTICIPATAMENTE. NON SARA’ POSSIBILE SIGLARE UN ACCORDO SOLO PER 2 MESI MA LA SOCIETA’ CHE INGAGGERA’ UN CALCIATORE NELLA SESSIONE STRAORDINARIA DOVRA’ FAR SIGLARE OBBLIGATORIAMENTE UN CONTRATTO AL TESSERATO FINO AL 30 GIUGNO 2021. QUESTO PER EVITARE CHE I CALCIATORI APPARTENENTI A CLUB DI META' CLASSIFICA SIANO PENALIZZATI DALLA NUOVA FORMULA DI PLAY OFF E PLAY OUT.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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