Passare dalla zona retrocessione alla stabilità in Champions League sembra un passo enorme. Soprattutto se i conti sono a posto, i tifosi divertiti, nel frattempo giochi le coppe europee da quattro anni consecutivamente. L'Atalanta però, nel 2021, deve dimostrare di essere all'altezza della sua bravura. Perché l'addio di Alejandro Gomez, non ancora consumato ma oramai inevitabile, porta a una dicotomia molto complicata: se non arrivasse la qualificazione europea sarà rivista la bravura e la statura del dieci argentino. Altrimenti avrà vinto Gasperini, come è già successo nelle ultime stagioni, pur salutando giocatori come Kjaer, Ibanez o Kulusevski.

Per il presidente Percassi il mercato è chiuso. Ma è possibile permettersi di perdere il giocatore più forte senza colpo ferire? Maehle è uno splendido acquisto - pur in ritardo - ma qualche problema c'è stato. Non ci sono riserve né per De Roon né per Freuler, per caratteristiche. Pessina ha dato più equilibrio ma ha altre peculiarità, più vicine a quelle di Pasalic. E oltre a Gomez andrà via Diallo, verso il Manchester United. L'ex Primavera non è stato un fattore nelle ultime settimane, ma numericamente sono ben due in meno, oltre a Depaoli (e Piccini) che potrebbero andare via.

In più c'è il problema stranieri, visto che la lista è pressoché piena. Dunque spazio agli italiani (come El Shaarawy?) per sostituire chi per caso se ne andrà. Rimane un fatto, il 2021 può essere l'ennesimo straordinario capolavoro dell'Atalanta. Oppure un ridimensionamento che forse è fisiologico, ma che eventualmente sarà imputato all'addio di un Gomez che al momento non ha nessun possibile sostituto.

Sezione: Copertina / Data: Sab 02 gennaio 2021 alle 20:00 / Fonte: Andrea Losapio
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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