REINA 5,5: Zapata lo sorprende in diagonale: non era un tentativo irresistibile, ci mette del suo e contribuisce alla soddisfazione del colombiano. La conclusione è forte, ma poteva fare meglio senza dubbio. Nella ripresa è attento e arriva prima dello stesso attaccante con un’uscita di petto fuori dall’area. De Roon lo buca di controbalzo, una beffa al fotofinish.
HYSAJ 5,5: Gioca dopo il riposo del turno infrasettimanale, si sposta a destra, un indizio già colto in allenamento. Sembra più a suo agio, non spinge, a livello difensivo non va in particolare apprensione, solo che un metro di troppo a De Roon a un soffio dalla fine.
LUIZ FELIPE 6,5: Dure maniere, il piede non lo toglie mai, spesso gli interventi sono addirittura al limite. Non si fa sorprendere in velocità, dimostra di essere reattivo e cattivo. Puntuale.
ACERBI 6,5: In netta crescita. La linea è più compatta e sicura, il compito è facilitato se si riduce la distanza tra i reparti. Si fa valere nel corpo a corpo, le reti subite sono soprattutto per le leggerezze commesse dai terzini.
MARUSIC 5,5: Buca il suggerimento per Zapata, poi diventa difficile limitarlo senza correre il rischio del contatto da rigore in area. Purtroppo il colombiano appena ha la possibilità spara e pareggia i conti. Meglio dopo l’intervallo.
MILINKOVIC 6: Non spicca come al solito, spesso viene saltato per togliere tempo e riferimenti all’Atalanta. Il suo peso si sente più nel secondo tempo, quando bisogna gestire palloni che scottano contro l’iper aggressività dei giocatori di Gasperini.
CATALDI 7,5: Uno dei migliori in assoluto, non è una novità in questa stagione. Non sta fermo un attimo, regala sempre l’opzione di passaggio ai compagni, a cui dona la verticalità di prima intenzione che taglia fuori il pressing dell’Atalanta. Due filtranti d’autore per Immobile, compreso quello che porta la Lazio avanti. Tecnica, corsa e contrasti: non fa mancare nulla.
Dal 77’ LEIVA 5,5: Un quarto d’ora per provare ad alzare la diga. Non ci riesce fino in fondo.
LUIS ALBERTO 6: Ormai non si capisce se sia più una sorpresa vederlo in campo o tra gli esclusi. Viene confermato titolare, ci mette il massimo dell’impegno, ora dimostra volontà di prendersi anche la Lazio di Sarri. Applicato.
Dal 68’ BASIC 7: Ingresso con assist: si inserisce, opta per la generosità invece di calciare. È la scelta giusta per mettere la testa avanti.
FELIPE ANDERSON 6: Si accende poco, il modo di giocare dell’Atalanta gli permette poche volte di alzare la testa e puntare la difesa avversaria. L’apporto non manca, spesso viene sottovalutata la sua fase difensiva.
Dal 77’ MORO 6: Entra con l’Atalanta che spinge per riprendere il risultato. Colpisce Musso sul corpo, un paio di volte ha la possibilità di presentarsi a tu per tu con il portiere con le praterie che si spalancano.
IMMOBILE 7,5: CENTOCINQUANTANOVE volte grazie! Il cerchio si chiude nella stessa porta: da Bergamo a Bergamo, attraversando tutti gli stadi d’Italia. Re dei bomber biancocelesti, raggiunto Piola in cima all’Olimpo, lui che è diventato l’idolo dell’Olimpico. Scappa in continuazione alle spalle della difesa, la volta buona è la terza, stop e tiro letale, tutto nasce da una palla riconquistata da solo a centrocampo. Esce con la lingua di fuori e il record tra le stelle.
Dall’85’ MURIQI sv
PEDRO 7,5: Momento d’oro, la sua firma su entrambe le reti. Giocate decisive: segue lo scatto di Immobile e conclude l’azione con un tap-in di mancino, tre giorni dopo il sinistro sparato sotto la traversa della Fiorentina. Sua la fuga del contropiede fatale: serve Basic coi tempi giusti, bravi gli altri a confezionare ed esaltare la sua ripartenza. Quanta qualità.
ALL. SARRI 6,5: Un peccato enorme, per come e quando arrivano i gol, per come e quanto bene ha giocato la Lazio. Compatta, prestazione collettiva convincente su uno dei campi più complicati della Serie A. La sua squadra ha un’anima, così può essere ambiziosa.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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