Intervistato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Beppe Bergomi, storica bandiera interista, commenta il possibile approdo di Ademola Lookman all’Inter, ponendo però l'accento su un aspetto chiave: l'equilibrio tattico.

Bergomi, il tridente con Thuram, Lautaro e Lookman è sostenibile?
«Non si discute la qualità di Lookman: ha numeri straordinari, ha segnato oltre 50 gol negli ultimi tre anni ed è tra i migliori attaccanti in circolazione in Serie A. Il punto però è trovare la stabilità tattica. Con Gasperini era spesso esentato da compiti difensivi, è un calciatore da giocate in spazi brevi e conclusioni, non da corsa a tutto campo. All'Inter oggi in mezzo al campo c'è tanta qualità offensiva, soprattutto con Calhanoglu e Mkhitaryan, che sono numeri dieci adattati a centrocampisti».

Qual è allora la soluzione tattica ideale per far coesistere Lookman con Lautaro e Thuram?
«La soluzione c'è, ma passa necessariamente dall'inserimento di un mediano puro. Lookman non è un giocatore da sacrificare o da tenere in panchina: se arriva, deve giocare sempre. Ma per supportare un tridente così offensivo, serve equilibrio, qualcuno che copra campo e faccia filtro davanti alla difeza. Penso a Frendrup del Genoa: è instancabile, recupera palloni, copre gli spazi. Ecco, un profilo così permetterebbe a Lookman di esprimersi al meglio, evitando che la squadra perda stabilità».

Si rischia quindi un problema di equilibrio tattico?
«Sì, il rischio c'è. Lookman non è un giocatore alla Leao, non ama gli scatti profondi, predilige tocchi brevi, dribbling secchi, conclusioni veloci. Ha bisogno di avere vicino giocatori capaci di dialogare nello stretto. Per questo, per inserire uno come lui senza sbilanciare troppo la squadra, serve un accorgimento tattico chiaro e mirato».

Sezione: Interviste / Data: Dom 03 agosto 2025 alle 08:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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