In esclusiva a TuttoAtalanta.com, Stefano Colantuono — sette anni alla guida della Dea tra il 2005 e il 2015 — ha analizzato il presente dell’Atalanta, tra risultati, prospettive e la sfida di Ivan Juric nel raccogliere l’eredità di Gasperini.

Anche perché l’Atalanta ora ha quasi l’obbligo di vincere per scrollarsi la “pareggite”.
«Non credo che oggi l’Atalanta sia partita per vincere il campionato. L’obiettivo è qualificarsi in Champions. Pareggia molto, ma non perde. Quando cambi allenatore dopo nove anni, chiunque incontra difficoltà. Juric deve lavorare con calma: ha attenuanti, come i tanti infortuni, soprattutto all’avvio. Ci vuole tranquillità. Queste due gare possono rilanciare l’Atalanta».

Vista la rosa, può lottare ancora per l’Europa?
«Per me farà un campionato di vertice: questo è indiscutibile. Ha recuperato Lookman, mancano ancora dei giocatori, ma la squadra è solida. Aspettiamo: farà il campionato a cui ci ha abituati».

Colantuono, tra i padri fondatori della nuova Atalanta, chiude con fiducia: «La Dea resta una realtà forte e rispettata. I cicli cambiano, ma l’identità non si perde».

LEGGI QUI - L’intervista integrale di Stefano Colantuono ai microfoni esclusivi di TuttoAtalanta.com

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Sezione: Interviste / Data: Sab 01 novembre 2025 alle 12:00 / Fonte: Claudia Esposito
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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