La prima sconfitta in campionato dell’Atalanta, maturata alla Dacia Arena contro l’Udinese per 1-0, arriva come uno scossone in un percorso finora fatto di dominio nel gioco e continuità di rendimento. Ivan Juric, visibilmente deluso ma lucido nell’analisi ai microfoni di DAZN, non cerca attenuanti: parla di prestazione sbagliata, di approccio errato e di un livello tecnico e mentale sotto standard. Allo stesso tempo, rivendica fiducia nel gruppo e si aspetta una pronta reazione già dal prossimo impegno. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
Mister, cosa è mancato oggi alla squadra? È stata una questione di ritmo, di misure o di atteggiamento complessivo?
«Per essere sincero, ho pensato a tutto: ritmo, tecnica, gioco. È stata una prestazione completamente sbagliata. Non siamo mai riusciti a entrare nella partita, né con il pallone né senza. In tante partite precedenti avevamo dominato e raccolto meno di quanto meritassimo; oggi, invece, non c’è nulla da salvare. È chiaro, è una giornata negativa, ma il giudizio è semplice: abbiamo sbagliato su tutti i fronti».
Secondo lei è stato più un problema fisico o mentale? Si è vista un’Atalanta meno aggressiva e più disordinata del solito.
«Credo sia stato un mix di entrambe le cose. Fino a oggi ero molto contento di tutto, delle prestazioni, del gioco e dello spirito. Oggi, invece, è mancato tutto: l’intensità, la lucidità, la precisione. Abbiamo perso tanti contrasti, commesso errori tecnici e di postura, sbagliato i tempi di uscita. Forse qualcuno ha pagato le troppe partite, ma è una spiegazione parziale. Ci sono stati troppi giocatori sotto tono, anche tra quelli più freschi, che dovevano dare ritmo e qualità. È la prima volta che vedo una squadra così spenta, lo accetto ma deve restare un episodio isolato».
Da sempre le sue squadre si distinguono per ferocia, aggressività e compattezza. Quanto è distante questa Atalanta dal tipo di calcio che vuole vedere?
«Molto. Ma ripeto, questa la considero una partita a sé. In tutte le gare precedenti abbiamo avuto la nostra identità, dominando con coraggio, intensità e voglia di proporre gioco. Oggi non ho visto niente di tutto questo: né contrasti, né pressione, né qualità nel possesso. Il linguaggio del corpo, poi, parlava chiaro. Eravamo sotto su tutto. Avevo inserito cinque giocatori nuovi rispetto al Milan, per dare freschezza, ma chi è entrato non ha dato il contributo che mi aspettavo. C’è stanchezza per chi gioca sempre, ma chi subentra deve alzare il livello, non abbassarlo».
Samardzic e Sulemana avevano un’occasione importante per ritagliarsi spazio, ma sono apparsi in difficoltà. Si aspettava di più da loro?
«Sì, lo dico chiaramente: mi aspettavo molto di più. Quando De Ketelaere e Lookman erano fuori, loro avevano fatto benissimo, segnando, essendo protagonisti. Con il rientro dei titolari, dovevamo diventare più forti, avere più alternative e competizione. Oggi, invece, hanno avuto un’occasione importante e non l’hanno sfruttata. Sono stati al di sotto delle loro possibilità, e questo non deve succedere. In una squadra come l’Atalanta devi essere pronto sempre, anche mentalmente: oggi non l’hanno fatto».
Nessuna giustificazione, solo autocritica e responsabilità. Ivan Juric accetta la sconfitta di Udine come uno stop inatteso ma non allarmante: «Una prestazione negativa capita, ma non deve accadere di nuovo. Questa squadra ha valori veri, e tornerà subito a dimostrarlo».
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Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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