Dopo l’1-0 subito a Udine, l’Atalanta conosce la prima sconfitta del suo campionato e il clima che si respira a Bergamo è di delusione e smarrimento. Ai microfoni di Radio Dea, Pietro Serina, storico volto del giornalismo nerazzurro, interpellato da Fabio Gennari, commenta con il consueto rigore critico e la misura che da sempre lo contraddistinguono: una prestazione pessima sotto ogni aspetto, un atteggiamento passivo e una squadra che non ha mai trovato ritmo né idee. Ma nel suo intervento non manca un appello alla ragione: evitare reazioni impulsive e analizzare con pacatezza il momento, restando fedeli alla filosofia e allo stile dell’Atalanta. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Pietro, che tipo di sconfitta è stata quella di Udine? Ti aspettavi una reazione dopo Cremona e invece è sembrato un crollo totale.
«Mi aspettavo una reazione, e invece ci siamo precipitati nel vuoto. È stata una caduta verticale, una prestazione disastrosa da ogni punto di vista. Juric aveva chiesto un segnale dopo le ultime partite, ma la squadra si è spenta subito, sbagliando tutto: tatticamente, fisicamente e mentalmente. È una giornata da cancellare, senza attenuanti. L’Atalanta non ha salvato nulla: in campo non c’è stato un solo giocatore che abbia dato l’impressione di reggere l’urto».

Sul piano tecnico e tattico, cosa ha funzionato meno?
«Praticamente nulla - taglia corto Serina -. Sul piano fisico, nonostante le cinque novità di formazione, l’Udinese ci ha sgranato, ci ha messo in difficoltà in ogni duello e ha vinto tutti i contrasti. Sul piano tattico, poi, l’approccio è stato completamente sbagliato. L’Atalanta doveva schierarsi con una difesa a quattro fin dall’inizio, invece il cambio è arrivato solo negli ultimi dieci minuti, quando ormai la partita era compromessa. La squadra ha lasciato troppo campo, permettendo all’Udinese di avere sempre un uomo libero in mezzo. Anche sul piano offensivo: tiri, occasioni, ritmo, tutto a favore dell’Udinese. Noi abbiamo prodotto zero, fatta eccezione per un’azione in fuorigioco. È stata una gara sbagliata in ogni dettaglio».

In una giornata del genere, c’è qualcuno che si salva?
«Direi di no. L’unico sufficiente è Carnesecchi, e questo la dice lunga. Se il migliore in campo è il portiere, che ha fatto una sola parata in tutta la partita, potete immaginare il resto. È stata una prestazione collettiva drammatica, senza idee e senza cuore. È mancata l’Atalanta che conosciamo, quella capace di reagire e combattere. Oggi non si è vista nemmeno l’ombra della Dea».

Una sconfitta così può avere ripercussioni interne? Pensi che la società debba prendere provvedimenti immediati?
«Assolutamente no. Conosco lo stile dell’Atalanta: non è nella sua natura reagire d’istinto o prendere decisioni affrettate. Servono calma e lucidità. La società valuterà tutto con pacatezza, come ha sempre fatto. I filosofi dicevano che per essere giusti bisogna essere saggi, coraggiosi e moderati, e io spero che questo continui a essere il modo di operare del club. Ora ci sono due partite fondamentali, a Marsiglia e contro il Sassuolo: se arrivano altri ko, allora sarà il momento di riflettere; se invece arrivano risultati, il discorso cambia. L’importante è non farsi prendere dal panico».

Nessuna ricerca di alibi, nessuna fuga in avanti. Pietro Serina riassume così il suo pensiero: l’Atalanta deve ritrovare gioco, carattere e spirito, ma senza smarrire equilibrio. «È stato un pomeriggio nero, ma serve sangue freddo e analisi lucida. Le decisioni, come sempre, dovranno essere prese con la testa, non con la pancia».

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SERIE A Enilive – 10ª GIORNATA | Sabato 1 novembre 2025 – ore 15
Bluenergy Stadium di Udine

UDINESE–ATALANTA 1-0 
40’ Zaniolo (U).

Sezione: Interviste / Data: Dom 02 novembre 2025 alle 14:47
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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