Il campionato si ferma nel prossimo weekend per gli impegni delle nazionali e noi, con l'ex portiere Alberto Fontana, tiriamo un primo bilancio di questo campionato parlando di chi ha sorpreso e chi, invece, per ora ha deluso.

Come vedi questo Palermo?
"E' a ridosso delle grandi e fuori casa, come molte squadre, riesci ad esprimersi meglio avendo tanto campo davanti. Il Palermo, quando passa in vantaggio, è difficile da raggiungere perché è molto abile a sfruttare gli spazi e a punire l'avversario".

Pastore e Ilicic ti hanno stupito?
"Pastore, a livello estetico, è un giocatore fenomenale e bellissimo da vedere. Quest'anno è anche molto più fondamentale per la squadra, ma a me ha impressionato molto Pinilla, un giocatore in grado di creare da solo grossi problemi all'avversario".

Come vedi questo campionato?
"L'anno dopo i Mondiali, di solito, è strano almeno all'inizio. Non è la prima volta che le grandi faticano e le piccole riescono a fare risultati importanti. Dopo Natale penso comunque che le cose torneranno normali".

Di questa situazione se ne possono avvantaggiare squadre come la Lazio, che non hanno le coppe europee?
"Sicuramente. L'anno scorso la Lazio è partita malissimo, ha rischiato veramente ed è stato bravo Reja a rimettere a posto le cose. In questi casi non è facile riprendersi, mentre quest'anno, partendo dall'inizio e con individualità importanti come Hernanes, può fare molto bene. Con un solo impegno settimanale credo che possano centrare il loro scudetto: la qualificazione alla Champions".

L'Inter di Benitez, quest'anno, può avere rivali?
"Le avrà perché il Milan davanti fa paura, ma alla fine vincerà lo stesso. Per i giocatori, dopo il Mondiale, è difficile partire forte, ma quando prenderanno il ritmo l'Inter potrà fare un filotto di vittorie molto imoprtante".

Il Cesena era partito benissimo, ma ora ha avuto un calo
"E' partito in maniera fantastica anche a livello di calcio. L'entusiasmo della promozione e il poter sfruttare alcune debolezze delle grandi hanno fatto la differenza, ma il Cesena deve guardare al proprio obiettivo che è la permanenza in A. Possono farcela perché, anche nell'ultima sfida, l'Udinese meritava di vincere, ma un grande portiere come Antonioli per poco non regala un punto alla sua squadra".

La società dice che Ficcadenti non rischia, tu cosa pensi?
"Non sono in grado di entrare in questi discorsi e non mi va nemmeno. Il Cesena può e deve salvarsi senza dimenticarsi che in A ci sta di perdere 2-3 partite di seguito".

A Firenze fa discutere un po' il carattere di Mihajlovic. Per te, che ci hai giocato assieme, è così duro?
"Io lo ritengo un leader, una persona carismatica. Non è facile trovare un leader, spesso i giornalisti si inventano leader di spogliatoio che, in realtà, non sono nemmeno considerati dai compagni. Secondo me, per i giocatori, è molto importante avere un allenatore che abbia un rapporto diretto e dica le cose in faccia. I problemi sono gli allenatori che si fanno dettare le formazioni. La Fiorentina ha cambiato dopo una parte di storia incredibile con Prandelli, non è facile ripartire e ricordiamo che nella rosa ci sono molti reduci dal Mondiale. Penso, comunque, che ne uscirà alla grande".

Sezione: L'angolo degli ex / Data: Gio 07 ottobre 2010 alle 11:00 / Fonte: tmw
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com
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