Per otto anni, Giovanni Sartori ha servito fedelmente la Dea, contribuendo significativamente al successo dell'Atalanta nel corso dell'epopea guidata da Gasperini. La sua avventura con il club bergamasco si è conclusa nel giugno scorso con un addio amichevole, poiché il calcio è anche fatto di cicli che si concludono, anche all'interno di un'era di ferro come quella vissuta dall'Atalanta.

L'ARRIVO DAL CHIEVO - Sartori giunse a Bergamo nell'estate del 2014, proveniente dal Chievo, squadra con la quale aveva iniziato la sua carriera post-calciatore come vice-allenatore. Fu proprio nel Chievo che il giovane presidente Luca Campedelli ebbe l'intuizione di affidargli il ruolo, contribuendo a creare quella che sarebbe stata una delle storie calcistiche più romantiche degli ultimi trent'anni: una piccola squadra di un quartiere veronese che, grazie alle vicende di Calciopoli, raggiunse la Champions League.

IL LAVORO DI SARTORI ALLA DEA - Il contributo di Sartori all'Atalanta è ben noto ai tifosi nerazzurri e al mondo del calcio italiano. Durante la sua permanenza, ha contribuito all'acquisizione di numerosi giocatori provenienti da mercati di varia importanza, con il supporto di esperti del campionato italiano e la supervisione dell'amministratore delegato Luca Percassi, responsabile della fattibilità economica e tecnica delle operazioni di mercato.

UNA DEA CHE SA ANCORA DEL SUO CONTRIBUTO - Osservando l'attuale Atalanta di Gasperini, è indubbio che il lavoro di Sartori abbia lasciato un'impronta duratura sulla squadra. La mentalità e la cultura che ancora oggi caratterizzano la formazione bergamasca sono frutto delle scelte fatte in passato. Come afferma spesso lo stesso Gasperini, il contributo dei leader come Tolói e de Roon è fondamentale per guidare i giovani compagni di squadra e mantenere viva l'eredità di Sartori.

IL RITORNO A BERGAMO - Sabato, alle 16:30, Sartori tornerà con tutta probabilità al Gewiss Stadium, luogo in cui ha trascorso tanti anni e conosciuto tante persone. Nonostante le emozioni del reencontro, al fischio d'inizio dell'arbitro Orsato, sia l'Atalanta che l'avversario scenderanno in campo con la massima determinazione, consapevoli dell'importanza della sfida e degli obiettivi ancora da raggiungere.

Sezione: L'angolo degli ex / Data: Sab 08 aprile 2023 alle 09:00
Autore: Lorenzo Casalino / Twitter: @lorenzocasalino
vedi letture
Print